L’assessore provinciale tratta l’ingresso nel partito con il presidente della Provincia Cesaro
Una clamorosa novità potrebbe sconvolgere gli equilibri politici in penisola sorrentina : l’ingresso di Piergiorgio Sagristani nel PDL. La notizia circola con insistenza da qualche giorno ed è destinata ad alimentare discussioni e polemiche. Al momento si tratta di una voce, ma con il passare del tempo alle indiscrezioni si aggiungono una serie di elementi che rendono concreta la possibilità che l’assessore provinciale possa cambiare partito. Ma andiamo per ordine. Tutto, o per meglio dire molto, è legato all’organigramma dell’amministrazione provinciale. Questa vicenda inizia proprio da Piazza Matteotti, sede della Provincia. Sagristani siede tra i banchi della giunta con il prestigioso ruolo di assessore al turismo ed al marketing territoriale. Berlusconi ha intimato ai suoi di rompere su tutti i livelli di governo con l’UDC, partito che punta a mettere in difficoltà l’attuale premier per raccoglierne l’eredità. Sagristani è, al momento, un esponente dell’UDC. Per entrare in giunta si è anche dimesso dalla carica di consigliere provinciale. Se il presidente Luigi Cesaro decidesse di assecondare i desiderata del leader del PDL, Sagristani resterebbe senza ruolo, dopo aver seminato e raccolto voti in gran quantità. Ma c’è di più: Sagristani negli ultimi tempi è stato impegnato in una forte azione di crescita politica e personale. Sia in penisola sorrentina, sia sul resto del territorio provinciale ha stabilito una serie di relazioni con consiglieri ed amministratori comunali che intende trasformare in capitale politico da mettere sul piatto della bilancia. Qualcuno parla addirittura di una sorta di corrente del Golfo, nell’ambito dell’UDC, ascrivibile all’attuale assessore provinciale. Inoltre, Sagristani può contare sull’apporto e la fedeltà di un altro consigliere eletto in penisola sorrentina Raffaele Apreda. I due insieme potrebbero essere determinati per garantire al presidente Cesaro, la maggioranza dei consiglieri, in caso di rottura con l’UDC. E così i contatti e le pressioni si stanno intensificando per tradurre, quelle che per ora sono indiscrezioni, in una vera e propria operazione politica. Inoltre, pare che al centro della trattativa tra Sagristani e Cesaro ci sia anche il futuro ruolo politico dell’assessore provinciale. E su questo aspetto potrebbe incidere la difficoltà che avrebbe registrato Sagristani a farsi spazio nell’ambito del partito di appartenenza per tentare la scalata al parlamento. Cesaro ha parlato a Sagristani anche di questo aspetto delicato e importante, fornendo garanzie. Se tutto ciò trovasse conferme sarebbero ridimensionate le aspirazioni del sindaco di Sorrento ad ottenere, in futuro, un posto di deputato. Considerata la vicinanza di Giuseppe Cuomo al PDL e la possibilità più volte paventata di una sua candidatura in occasione delle prossime elezioni politiche. Ma c’è un altro aspetto da considerare: come reagiranno i consiglieri comunali dell’UDC in penisola sorrentina al cambio di partito? Saranno disposti a seguire il loro leader in questa ultima peregrinazione politica? Certo, si tratterebbe di un ritorno alle origini. Visto che Sagristani, dopo la iniziale adesione alla democrazia cristiana, è stato considerato vicino a Forza Italia, per passare poi alla Margherita, al PD e da ultimo all’Udc di Casini. E ora con il PDL, il cerchio potrebbe chiudersi. Per quanto riguarda invece il popolo delle libertà, l’ingresso di Sagristani sarebbe destinato ad aprire uno scontro interno inevitabile tra la vecchia guardia e i nuovi pretendenti alla leadership.
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