sabato 18 giugno 2011

I Sindaci scaricano la Gori

Penisola sorrentina - Il giorno dopo la netta vittoria del sì ai quattro quesiti referendari, i sindaci della penisola sorrentina, riflettono sulle conseguenze del voto, in particolare del responso uscito dai due quesiti riguardanti l´acqua. Tutti sembrano orientati a cambiare rotta per quanto riguarda la gestione. Su un punto sono tutti d’accordo: rilanciare l’Arips che, fino a qualche anno fa, era l’ente incaricato. "In questi anni - sottolinea il Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque al quotidiano Metropolis - il servizio idrico integrato è, a mio avviso, peggiorato: la gestione della Gori è fallita. Era obbligata dalle norme di legge e dall´atto di concessione a improntare la propria gestione a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Doveva, quindi, da un lato migliorare gli standard qualitativi che avevano ereditato dai precedenti gestori, primo fra tutti l´Arips, e dall´altro rendere, in ossequio alle risorse pubbliche di cui gode, la gestione trasparente. Invece dobbiamo constatare che le tariffe sono aumentate, la qualità del servizio si è ridotta e c´è poca trasparenza sulla gestione degli investimenti. L´Arips, al contrario, l´Azienda Speciale Risorse Idriche Penisola Sorrentina, ex Caps (Consorzio Acquedotti Penisola Sorrentina) si è occupata per trent´anni della gestione dell´acqua in costiera con ottimi risultati. Dopo l´approvazione della Legge Galli e la nascita degli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) ha dovuto farsi da parte. Ora, dopo la vittoria del sì, bisogna rimettersi al lavoro per ritornare a quel modello. È arrivato - conclude Gennaro Cinque - il momento di dire basta a sprechi e clientele. Bisogna chiedere con forza l´istituzione di un ambito della Penisola Sorrentina." Stesso messaggio arriva da Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense, il giudizio sulla Gori resta critico. La priorità, per tutti, è quella di abbassare i costi in bolletta e aumentare la qualità dei servizi.

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