Allora pur comprendendo le difficoltà che stiamo incontrando sul fronte della gestione dei rifiuti in Campania credo che non si possa assolutamente "violentare" la naturale vocazione socio-economica del nostro territorio mettendone a rischio l´identità con pesantissime ripercussioni sul turismo oltre che sull´ambiente. Comprendo ed apprezzo vivamente gli sforzi che l´assessore provinciale Caliendo sta compiendo per fronteggiare il problema e lo ringrazio per l´impegno con cui si sta adoperando su questo delicatissimo fronte convocando i Comuni dell´area sorrentina ad un tavolo di concertazione ma nello stesso tempo devo evidenziare che la Penisola Sorrentina, che pure vanta una consistente rappresentanza istituzionale alla Provincia di Napoli con l´assessore al turismo Pietro Sagristani e il consigliere Raffaele Apreda, non può subire questa decisione senza che i nostri rappresentanti istituzionali abbiano assunto una posizione coerente rispetto agli interessi che vengono lesi e che mortifica la natura stessa della Penisola privandola di ogni seria prospettiva di sviluppo in chiave turistica. Non so se questi Amministratori provinciali siano consapevoli a quale futuro, con questa decisione, destinano l´intera Penisola Sorrentina! Sicuramente anche la Costiera deve concorrere alla soluzione del problema, ma non al prezzo di una sua sicura morte turistica oltre che di un pesante stravolgimento ambientale. Le nostre cave, su un territorio così esiguo e fortemente urbanizzato, non possono ospitare tali tipologie di rifiuto rischiando di diventare una pattumiera per cui insieme ai Sindaci della Penisola Sorrentina faremo fronte comune assumendo una decisa posizione in occasione del tavolo di concertazione cui siamo stati convocati".
giovedì 18 agosto 2011
“No alla discarica di rifiuti nelle cave della Penisola Sorrentina”
Allora pur comprendendo le difficoltà che stiamo incontrando sul fronte della gestione dei rifiuti in Campania credo che non si possa assolutamente "violentare" la naturale vocazione socio-economica del nostro territorio mettendone a rischio l´identità con pesantissime ripercussioni sul turismo oltre che sull´ambiente. Comprendo ed apprezzo vivamente gli sforzi che l´assessore provinciale Caliendo sta compiendo per fronteggiare il problema e lo ringrazio per l´impegno con cui si sta adoperando su questo delicatissimo fronte convocando i Comuni dell´area sorrentina ad un tavolo di concertazione ma nello stesso tempo devo evidenziare che la Penisola Sorrentina, che pure vanta una consistente rappresentanza istituzionale alla Provincia di Napoli con l´assessore al turismo Pietro Sagristani e il consigliere Raffaele Apreda, non può subire questa decisione senza che i nostri rappresentanti istituzionali abbiano assunto una posizione coerente rispetto agli interessi che vengono lesi e che mortifica la natura stessa della Penisola privandola di ogni seria prospettiva di sviluppo in chiave turistica. Non so se questi Amministratori provinciali siano consapevoli a quale futuro, con questa decisione, destinano l´intera Penisola Sorrentina! Sicuramente anche la Costiera deve concorrere alla soluzione del problema, ma non al prezzo di una sua sicura morte turistica oltre che di un pesante stravolgimento ambientale. Le nostre cave, su un territorio così esiguo e fortemente urbanizzato, non possono ospitare tali tipologie di rifiuto rischiando di diventare una pattumiera per cui insieme ai Sindaci della Penisola Sorrentina faremo fronte comune assumendo una decisa posizione in occasione del tavolo di concertazione cui siamo stati convocati".
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