Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - La decisione di sopprimere il Tribunale di Sorrento
con l’accorpamento alla sede di Torre Annunziata
potrebbe rappresentare «una vera e propria interruzione
di pubblico servizio». Anche per questo
motivo, l’associazione forense della penisola
sorrentina sta preparando un voluminoso esposto
che verrà presentato nei prossimi giorni alla Procura
della Repubblica di Roma. La stessa denuncia
verrà trasmessa alla Procura generale della Corte
dei Conti per «verificare l’eventuale sussistenza di
danni erariali in ordine alle lungaggini nella realizzazione
dei nuovi locali alle spalle del Tribunale
di Torre Annunziata e in ordine ai milioni di euro
spesi per locare immobili e strutture per sopperire
alla mancanza di idonei immobili pubblici dove
ospitare gli uffici giudiziari». Nel mirino tornano il
ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri e la
precedente titolare del dicastero, Paola Severino.
Insomma, la riforma della giustizia continua ad
essere al centro delle polemiche e nella mattinata di
ieri, nel corso di un incontro pubblico al municipio
di Sorrento, gli avvocati
della penisola sorrentina
hanno tracciato le
linee guida per proseguire
a protestare con
il pieno sostegno delle
amministrazioni comunali
della costiera che,
tempo fa, approvarono
anche uno schema di
delibera intercomunale
inviando un documento
al governo in
cui venivano enunciati
tutti i motivi per cui si
sarebbe dovuto salvare
il Tribunale di Sorrento.
Una mossa che però
non ha sortito gli effetti sperati.
La tensione è alle stelle. In pochi hanno gradito
l’accorpamento, definitivo, con il tribunale di Torre
Annunziata. Una novità che, secondo gli avvocati,
produrrà disagi e ulteriori disservizi per l’intera
utenza. «Non ci fermeremo qui – sottolinea l’avvocato
Francesco Saverio Esposito, presidente della
locale associazione forense -, intendiamo proseguire
in questa battaglia».
Stando ai legali della penisola sorrentina, la riforma
non ha tenuto in considerazione «dell’inadeguatezza
ad ospitare una cittadella della giustizia da
parte dei locali individuati a Torre Annunziata, al
momento carenti di strutture e di parcheggi. Non si
è tenuto conto della problematica della mobilità interna,
delle criticità dei trasporti pubblici, Circumvesuviana
su tutti, della precaria circolazione sulla
Statale sorrentina.
E’ un autentico non-senso».
Gli avvocati sono pronti dunque a sfidare il ministero
della giustizia con un esposto contro Anna
Maria Cancellieri. «Riteniamo che ci siano profili
da approfondire e che la Procura della Repubblica
di Roma e la Procura della Corte dei Conti saranno
chiamate a valutare - continua Esposito -. Tutto
quello che sta avvenendo è uno schiaffo al terri torio. Non è soltanto una questione di noi legali,
ma di tutti i cittadini. La penisola sorrentina non
può subire questo tipo di provvedimento». Oltre
all’esposto, gli avvocati hanno anche pensato di
organizzare una manifestazione. Un sit-in pacifico,
ancora da definire, per portare la questione
in piazza, all’attenzione della cittadinanza. Senza
dimenticare l’astensione. Insomma, tempi duri per
la giustizia, soprattutto in penisola sorrentina. «Fin
dal primo momento - spiega l’avvocato Esposito -
c’è stata la sensazione di aver subìto una riforma
inadeguata, sotto innumerevoli punti di vista. A
livello regionale l’Unione dei Fori della Campania
ha evidenziato subito le nostre ragioni deliberando
contro la soppressione della sezione distaccata di
Sorrento chiedendo, anche da ultimo, un deliberato
alla stessa Regione Campania, che ha formalizzato,
su precisa istanza dell’avvocatura, la richiesta di referendum
abrogativo della riforma. Atto di responsabilità
dell’avvocatura regionale».
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