L’Arcidiocesi di Sorrento Castellammare di Stabia è intervenuta con un comunicato ufficiale pubblciato sul proprio sito web in merito all’ordinanza antiaccattonaggio:
“Animati – si legge - da profonda fede, non cedete mai a compromessi ispirati dal desiderio del facile guadagno. Promuovete sempre, in maniera autentica, la causa dell’uomo. Mentre vi sforzate di migliorare e rendere più efficienti i servizi per il tempo libero, non chiudete gli occhi dinanzi a tanti fratelli vicini e lontani, privi ancora del necessario. È forte, infatti, la tentazione di aderire alla ‘congiura del silenzio’, che, soprattutto nelle località turistiche, cerca di allontanare, o addirittura di rimuovere, il ricordo di chi ha fame, o giace nella miseria, o è senza casa, o è privato dei propri diritti fondamentali”. Sono le parole che Giovanni Paolo II, nella sua visita all’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il 19 marzo 1992, ha rivolto ai sorrentini. La Chiesa è per sua stessa vocazione accogliente verso i poveri. Ed “una Chiesa povera per i poveri” è quella che Papa Francesco sogna, come ha detto Egli stesso, a pochi giorni dall’elezione al soglio pontificio.
Fa, perciò, clamore in questi giorni l’ordinanza adottata dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, in riferimento all’accattonaggio molesto. Nell’ordinanza è previsto che i soldi confiscati ai mendicanti vadano alla Caritas diocesana di Sorrento. La Caritas, però, non è stata consultata e non accetterà di ricevere le elemosine confiscate.”
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