martedì 18 aprile 2017

Leggi regionali, anche i cittadini potranno partecipare via web

Fonte: ca.po. da Il Mattino 

I grillini sono il principale bersaglio delle invettive del governatore Vincenzo De Luca. Alcune loro idee legate all'uso delle nuove tecnologie, benché spesso contraddette ex post dal "capo" Beppe Grillo, diventano patrimonio anche dell'ex sindaco di Salerno. Presto arriverà, infatti, nelle commissioni competenti e poi in Consiglio regionale il disegno di legge approvato dalla giunta denominato «Regione Campania Casa di Vetro - Legge annuale di semplificazione 2017». La novità principale è la partecipazione via web dei cittadini con osservazioni e proposte per modificare o integrare i ddl della giunta. Uno strumento per avvicinare il Palazzo agli elettori. Con l'obiettivo di semplificare e rendere più efficiente i procedimenti normativi ed amministrativi, De Luca mette in pratica una sorta di disintermediazione rispetto al ruolo classico dei partiti. E lo fa sulla Rete, con la via telematica tanto osannata dall'M5S con la piattaforma Rousseau ma ora anche da Renzi con il portale Bob. Entro il 28 febbraio di ogni anno, la Giunta sarà tenuta a presentare al Consiglio una relazione annuale che dia conto delle leggi approvate e del relativo stato di attuazione, dei singoli provvedimenti attuativi adottati e dei risultati attesi e di quelli ottenuti. L'ambizione di "Casa di vetro" è modernizzare la Regione digitalizzandola il più possibile a costo zero. L'articolo 2 introduce l'Agenda per la semplificazione, con cui la Giunta individua le priorità di intervento, le azioni e gli strumenti di semplificazione normativa e amministrativa per l'anno in corso, con l'obiettivo di programmare in modo efficiente gli interventi, anche favorendo la partecipazione dei cittadini, delle parti sociali, delle Camere di Commercio, delle rappresentanze associative degli enti locali e delle altre pubbliche amministrazioni.
 
L'articolo 3 introduce il cosiddetto «Taglia-leggi» in virtù del quale tutte le disposizioni legislative regionali pubblicate prima del 1 gennaio 1990 sono abrogate tranne quelle «delle quali si ritiene indispensabile la permanenza in vigore, inserite in una specifica legge regionale». L'articolo 5 è finalizzato a dare attuazione alla Riforma Madia in materia di conferenza dei servizi per individuare il «rappresentante unico regionale» legittimato ad esprimersi in modo univoco e vincolante. Spunta poi la Carta etica per i decisori politici (presidente, assessori, consiglieri) al fine di «promuovere l'etica e la trasparenza delle responsabilità nell'esercizio delle funzioni pubbliche» e addirittura «per accrescere la fiducia tra la classe politica regionale e i cittadini». Le nuove idee non finiscono più. Si passa anche a quelle di economia circolare e bioeconomia: la legge incentiva il recupero e il riciclo delle merci e la rigenerazione dei componenti, nonché il riuso dei beni a fine vita; l'estensione della vita dei prodotti; la riduzione della produzione di rifiuti; la riduzione degli sprechi alimentari e l'immissione in circolo dei prodotti alimentari non utilizzati; il raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e dal Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare; la riduzione della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica. L'articolo 15 va letto anche in chiave anti Comune di Napoli, dopo le recenti polemiche tra De Luca e de Magistris: è volto a tutelare il diritto allo studio e alla frequenza scolastica, «garantendo un'offerta uniforme sul territorio regionale dei servizi di supporto e di trasporto scolastico ai minori e agli alunni in condizioni di svantaggio o disabilità m particolare inserendo tale diritto tra i livelli essenziali delle prestazioni sociali che devono essere garantite e prevedendo in capo alla Regione l'esercizio del potere sostitutivo qualora gli enti locali non assicurino, come soggetti responsabili preposti alla erogazione e gestione dei servizi, la realizzazione degli interventi essenziali».

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