martedì 25 luglio 2017

Presidenza del Parco dei Lattari, c`è il ricorso

Tristano Dello Joio
Il Wwf ha impugnato al Tar la nomina di Tristano Dello Joio, fedelissimo di De Luca

C'è il ricorso del Wwf contro la nomina del nuovo presidente del parco regionale dei Monti Lattari. Per gli ambientalisti, infatti, il profilo di Tristano Dello Joio non risponderebbe ai requisiti richiesti per l'incarico che gli è stato conferito. Mancherebbero, in particolare, qualifiche ed esperienza in materia. A far storcere il naso al Wwf ma anche alla politica locale, il fatto che Dello Joio, imprenditore attivo a Salemo ma di natali stabiesi, sia anche uno dei fedelissimi del governatore Vincenzo De Luca. Come da prassi, ad indicare il nuovo 'leader' del parco, è stata la giunta regionale, appunto. Non nuovo alla politica locale. Dello Joio era stato anche proposto come sindaco di Castellammare. L'incarico appena ricevuto avrà durata di tre anni. L'albergatore prende il posto di Giuseppe Guida ex assessore di Vico Equense ed ex presidente della Comunità Montana. Istituito il 13 novembre del 2003, con decreto del presidente della giunta regionale, l'Ente Parco riveste un ruolo cerniera tra i due versanti della Penisola sorrentino-amalfitana. Si fa garante di una governance concertata e partecipativa tesa da un lato a rilevare le istanze delle popolazioni locali, vere protagoniste dei processi di pianificazione territoriale e di sviluppo socio, economico e culturale; dall'altro a promuovere il confronto e la collaborazione con le istituzioni del territorio, così da favorire forme associative e consortili tra gli attori locali, m grado di perseguire una più efficace opera di salvaguardia, gestione e valorizzazione di un patrimonio naturalistico, antropologico e culturale d'eccellenza. In La decisione un'ottica integrata e sistemica, l'Ente Parco si fa promotore della costruzione di una rete ecologica regionale e provinciale, capace di tutelare e valorizzare l'intero paesaggio, inteso come inestimabile bene culturale; nonché di migliorare la qualità della vita delle comunità locali.
 
La difesa e la valorizzazione della biodiversità animale e vegetale autoctona diventano, dunque, obiettivi prioritari dell'Ente, ai quali si unisce l'attivazione di politiche tese a perseguire uno sviluppo territorialmente sostenibile ed economicamente competitivo delle popolazioni residenti. In altre parole. De Luca ha piazzato un altro dei suoi fedelissimi in un ruolo di grande importanza per la gestione e il controllo del territorio regionale. (Fonte: sf da Le Cronache di Napoli)

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