domenica 30 luglio 2017

Ceta, Vico Equense si schiera con Coldiretti

Vico Equense - In difesa delle produzioni agricole e agroalimentari del territorio si schiera il Comune di Vico Equense che, con un ordine del giorno, messo in discussione al punto 9 del Consiglio comunale di domani, 31 luglio ore 16, risponde all’appello lanciato dalla Coldiretti a schierarsi contro il Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement), l’accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada che rischia di travolgere le produzioni a denominazione e legate al territorio campano, oltre all’invasione di grano fatto maturare con il glifosato. Il Ceta riconosce solo la mozzarella di bufala, ma rischiano di finire nel gioco commerciale delle imitazioni e dei falsi prodotti identitari che rappresentano un pezzo importante dell’economia e delle comunità rurali 14 Dop e 9 Igp regionali. Dall’extravergine alle carni, dai formaggi agli ortaggi, dai pomodori alla frutta. Per le Dop: caciocavallo silano, olio Cilento, cipollotto nocerino, olio Colline Salernitane, fico bianco del Cilento, olio Irpinia-Colline dell'Ufita, oliva di Gaeta, pancetta di Calabria, olio Penisola Sorrentina, pomodorio del piennolo del Vesuvio, pomodoro San Marzano, provolone del Monaco, ricotta di bufala campana, olio Terre Aurunche. Per le Igp: carciofo di Paestum, castagna di Montella, limone Costa d'Amalfi, limone di Sorrento, marrone di Roccadaspide, melannurca campana, nocciola di Giffoni, pasta di Gragnano, vitellone bianco dell'Appennino centrale. Ai Comuni campani, che rappresentano il legame più forte con le comunità locali e con l’agricoltura, Coldiretti chiede di riaprire un dibattito democratico dal basso per inviare un messaggio forte ai parlamentari. Se da una parte si investono miliardi di euro per sostenere un’agricoltura sostenibile, sentinella dell’ambiente e custode di biodiversità, dall’altra si aprono le porte a scambi e triangolazioni commerciali senza pesarne le conseguenze.

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