lunedì 31 luglio 2017

I bambini a mare - ‘Na tazzulella 'e cafè

di Filomena Baratto

Vico Equense - L’estate sembra fatta per i bambini e a mare trovano il loro habitat. Le mamme arrivano con borse stracolme fino all’inverosimile, con dentro il necessario e il superfluo. La vacanza per i piccoli deve essere completa, non si devono privare di nulla. Gli ombrelloni sono le succursali dei negozi di giocattoli: attaccato ad ogni asta ci sono buste cariche di attrezzi per l’acqua, ciambelle, secchielli, palette. Qualche giorno fa il vento ha portato a spasso Enrichetta la fochetta e non siamo riusciti a trovare la padroncina. C’è di tutto: gli annaffiatoi, le formine, i camion a ribalta, le piscine, i loro eroi, i retini, le maschere…L’area attorno all’ombrellone è monopolizzata dai bambini, gli adulti arretrano al sole per lasciarli giocare all’ombra. E poi bisogna coprirli di crema, guai alle scottature e poi devono mangiare, fare merenda, essere cambiati, bagnarsi più volte. E poi finalmente il sonnellino. E mentre dormono le mamme si preparano per il risveglio. Per i bambini ci vuole un fisico bestiale, altro che, senza forze non si possono crescere. Ho notato che una mamma non è riuscita a sedersi un attimo nel giro di quattro ore. Vagava da un lato all’altro sempre con un asciugamano in mano, il pettine, la cremina, le palette, il panino, l’accappatoio, era un bazar di cose da prendere e posare, e poi riorganizzare lo spazio, sistemare le sdraio, cullare il bambino. E se poi il figlio è i braccio al papà, chissà perché le mamme restano a guardarli, non si sa se per timore che il papà non sappia gestirlo o attratte dalla scenetta affettuosa. A guardarli sono l’allegria in persona, persino quando piangono sono indispensabili i loro singhiozzi. La mamma capisce se ha sonno, se è stanco, se sta male.
 
E poi tutte queste nonne al seguito che si prendono cura dei nipoti, fanno davvero tenerezza. La nonna assolve al ruolo di dispensa: ha sempre il panino al momento giusto, il cappellino per il sole, il cerchietto per i capelli, il costumino asciutto. Sono le mamme due la vendetta, rincarano la dose, ma più tranquille e sorridenti, felici di fare con i nipoti quello che da anni avevano perso il gusto di fare. Una spiaggia vera ha sempre spazio per i bambini che sono una gioia, rendono l’ambiente vivo. Non si dovrebbe perdere, in questi casi, l’opportunità di educarli. Insegnare loro che in spiaggia non possono fare tutto ciò che vogliono, che le regole vanno rispettate, limitando al massimo i capricci. I bambini sono vita e rendono vitali! Mentre guardavo i loro giochi sempre sorvegliati, con mille cure, con tanto amore della famiglia, mi chiedevo come fanno i tanti figli sparsi per il mondo privi anche del necessario a non conoscere le attenzione e l’affetto dei nostri. E’ impensabile che altrove i bambini crescano senza questa dedizione, queste premure, questo carico di impegno per gli adulti tanto maggiore quanto più sono piccoli. Ci dovrebbe essere uno scambio tra bambini e bambini per le esperienze e lasciar conoscere ai nostri la loro fortuna ma spiegargli anche la sfortuna degli altri.

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