lunedì 11 giugno 2018

Elezioni amministrative. Campania, primo il Centrodestra M5s in difficoltà

Fonte: Marco Esposito da Il Mattino

Il primo test elettorale dopo il 4 marzo ha un significato particolare in Campania, la regione più pentastellata d'Italia con il top del 54% nella provincia di Napoli . Nonostante le tante liste civiche, c'erano ben sette le sfide che riproducevano su scala locale il quadro nazionale con i tre poli che si sfidavano per la conquista del governo cittadino, in confronti che assumeranno la forma definitiva soltanto con i ballottaggi del 24 giugno. I Cinquestelle appaiono ovunque ridimensionati rispetto al voto di cento giorni fa e solo ad Avellino arrivano al ballottaggio. L'affluenza, in linea con il trend nazionale, in Campania è stata in calo al 66% rispetto al 73% delle precedenti consultazioni ma con andamenti molti divaricati nei singoli centri. La Campania nella tornata amministrativa appare in secondo piano, per la tradizione del sistema informativo di concentrare l'interesse sui capoluoghi di provincia, trascurando il peso demografico. Così soltanto Avellino, tra i Comuni campani al voto, si conquista un'attenzione nazionale. Eppure ci sono città come Torre del Greco (85mila abitanti), Castellammare di Stabia (66mila abitanti) e Afragola (64mila) che pesano molto più di diversi capoluoghi di provincia al voto. Torre del Greco, in particolare, in termini demografici conta più di dieci dei venti capoluoghi andati ieri alle urne, superando Sondrio, Treviso, Imperia, Massa, Siena, Teramo, Viterbo, Ragusa, Trapani e la stessa Avellino. Tuttavia Torre del Greco, undicesima tra i 772 municipi italiani al voto, non rientra fra le sfide tripolari per l'incredibile incidente di percorso del Pd che non è riuscito a presentare la lista.
 
Ma forse anche per questo l'esito dello spoglio è interessante. Sguardi puntati su Luigi Sanguigno (M5s), Luigi Mele (FI, Fdl) e Nello Formisano (LeU). Ma alla fine l'ha spuntata Giovanni Palomba, sostenuto solo da liste civiche (e indirettamente dal Pd). Al ballottaggio dovrebbe vedersela con Sanguigno. L'affluenza, però, è caduta dal 69 al 58%. In ordine demografico, la sfida tripolare di maggior rilievo si è tenuta a Castellammare di Stabia con M5s, FI-Lega-FdI e Pd cui si aggiunge LeU: affluenza in calo e centro destra in vantaggio. Segue Afragola con M5s, FI-LegaFdI e Pd. Qui il candidato di centrodestra Claudio Grillo ha vinto al prim o turno, superando il sindaco uscente del Pd Mimmo Tuccillo. Avellino è la quarta città campana al voto e si caratterizza per la particolarità del centrodestra diviso tra un candidato Lega-FI e uno di Fdl mentre M5s e Pd sono regolarmente presenti e dovrebbero sfidarsi al ballottaggio. In provincia di Caserta l'unica sfida tripolare si verifica a Maddaloni con M5s, Pd e centrodestra in formato ridotto a FI-Udc, senza quindi i leghisti. La vittoria è andata ad Andrea De Filippo, del centrodestra. Le ultime tre sfide sul modello nazionale sono nella Città metropolitana di Napoli a Qualiano (con la Lega presente con un suo candidato a sindaco), Ottaviano (Pd e Leu uniti) e Cercola (sinistra con i Verdi). In tutti e tre i casi il candidato di centrodestra appare in vantaggio. Meritano attenzione, per le loro specificità, altre cinque sfide, nonostante si discostino dalla schema tripolare che ormai caratterizza l'Italia. Si è detto di Torre del Greco. A Volla come partiti nazionali si sono schierati soltanto M5s e Fratelli d'Italia. A Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, il centrodestra è al completo con FI-Lega-FdI-Udc e si sfida con Pd e con Sinistra italiana, con i Cinquestelle assenti. In provincia di Caserta, a Orta di Atella (dove l'affluenza è stata in calo) sono in campo con i propri simboli M5s e Pd, senza centrodestra e con la particolarità della presenza di un candidato di Dema, l'ambientalista Vincenzo Tosti. Per il movimento di Luigi De Magistris questa tornata amministrativa è stata caratterizzata dal basso profilo, al contrario di quanto accadde nel 2017, con una presenza diretta (con alterni risultati) in molte città campane. Tosti ha ottenuto un buon risultato personale ma è arrivato terzo mentre la vittoria andrà a chi la spunterà il 24 giugno tra Andrea Villano e Vincenzo Gaudino. Infine a Quarto, dove si sono presentate solo liste civiche ma tra i candidati è stata sconfitta Rosa Capuozzo, la «Pizzarotti del Sud», sindaco eletta con i Cinquestelle e poi espulsa dal movimento nel corso di una vicenda che portò la cittadina flegrea alla ribalta nazionale. Anche qui la presenza ai seggi è calata nettamente e la Capuozzo è arrivata solo terza.

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