Statale Sorrentina. Partito il restyling del ponte San Marco: cantieri fino a ottobre Strada bloccata e disagi all'orizzonte: «Meglio usare la Circum»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Castellammare di Stabia - Un mese di inferno. Di code, smog, ritardi, gallerie bloccate. Di polemiche. Di città in ostaggio delle lamiere. Un mese di sofferenza perché dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova e i 43 morti, è partita a tambur battente la psicosi social che di fatto ha provocato un vero e proprio polverone. Risultato? Allarmismo esagerato ma che di fatto ha reso inutile il tentativo, legittimo, di convincere l'Anas a posticipare i lavori in pieno inverno, ovvero quando la stagione turistica sarà andata una volta per tutte in soffitta e ci saranno meno veicoli e torpedoni a occupare le carreggiate, di per sé già intasate, della Sorrentina. E invece no, cantieri aperti già da ieri sera, sulla Statale 145. Cosi sarà fino al prossimo 12 ottobre. Vanno completati gli interventi di sostituzione degli appoggi al viadotto San Marco a Castellammare di Stabia e la lingua d'asfalto che collega la penisola sorrentina al resto del mondo si trasformerà per volta nella savana urbana della viabilità. Il cronoprogramma Per tentare di limitare i disagi, finalmente, c'è stato un tentativo per scovare una possibile sinergia tra i Comuni interessati. Da Castellammare di Stabia ci saranno pattuglie e uomini a iosa, lo stesso sarà dalla penisola sorrentina che spedirà da oggi almeno 13 vigili urbani nelle vicinanze del viadotto.
Anas, fortunatamente, ha scongiurato il rischio di un'interdizione perpetua del tratto interessato dagli interventi: l'attraversamento del ponte sarà impedito esclusivamente di notte, in entrambe le direzioni, coi veicoli che dovranno procedere per la viabilità interna di Castellammare di Stabia. Diverso il discorso in orario diurno: ci sarà il senso unico alternato. In direzione Napoli, sarà possibile percorrere il viadotto. Chi invece dovrà raggiungere la penisola sorrentina dovrà obbligatoriamente imboccare il tratto dell'ex Agerolina uscendo in prossimità dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Gli scenari Federalberghi penisola sorrentina, attraverso il presidente Costanzo Iaccarino, scorso luglio aveva già fatto trapelare massicce dosi di malumore per la scelta di avviare gli interventi a fine estate. Ma gli appelli a rivalutare i provvedimenti è rimasto isolato. Così, mentre i sindaci continuano a discutere pure dell'ipotesi di istituire una sorta di minimetropolitana della costiera - piano l'ha rilanciato in piena estate il primo cittadino di Sant'Agnello Piergiorgio Sagristani - resta l'esigenza quotidiana di fronteggiare al meglio il caos legato al viadotto. Lo dice chiaro e tondo pure Gianpaolo Scafarlo, assessore con delega alla mobilità di Castellammare di Stabia: «Abbiamo chiesto supporto agli altri Comuni per presidiare le zone nevralgiche interessate dagli interventi. Sono lavori che vanno eseguiti e dobbiamo affrontare il problema in maniera collegiale. Auspichiamo la massima collaborazione e comprensione della gente. Sarebbe l'ideale uno spiccato uso dei mezzi pubblici. Stiamo chiedendo a tutti un piccolo sacrificio, ma fortunatamente si tratta di un periodo relativamente breve». Odissea continua A distanza di dodici mesi, quindi, affiora all'orizzonte ancora una condizione di autentica emergenza per la Statale sorrentina. L'anno scorso, dopo un'ondata di maltempo, ci fu il parziale allagamento delle gallerie di Varano e di Privati a causa, in particolare, dell'esondazione del rivo Calcarella, nel territorio di Gragnano. Vennero immediatamente avviati i lavori e Anas fu obbligata a interdire la circolazione nei tunnel a scopo precauzionale. Fino a quando non si decise di attivare le chiusure soltanto in presenza di allerta meteo. La notizia destò scalpore e fece il giro d'Italia suscitando ilarità tanto che sui social si parlò di "gallerie meteoropatiche". Risolti i problemi per la tenuta dei tunnel, adesso resta da affrontare la querelle del viadotto San Marco. C'è l'esigenza di fare in fretta e concludere al più presto gli interventi programmati. Anche perché non va dimenticato un particolare: spesso, la galleria Santa Maria di Pozzano - quella che "divide" Castellammare di Stabia e Vico Equense - viene chiusa durante l'orario notturno per lavori di manutenzione. Una circostanza che si ripete ciclicamente e che se riproposta anche ora, alla luce dello stop al transito lungo il viadotto, potrebbe peggiorare il corso delle cose.
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