mercoledì 9 settembre 2020

Elezioni comunali a Sorrento. Intervista a Giulia Botta

Sorrento - Domenica 20 e lunedì 21 settembre, i cittadini di Sorrento saranno chiamati alle urne per eleggere il primo cittadino ed i consiglieri comunali. Con la lista “Il Ponte” a supporto del sindaco Mario Gargiulo, ci sarà la competenza e la professionalità di Giulia Botta. Consulente fiscale e del lavoro iscritta all’albo di Napoli, Amministratore Unico della Società C.s.c. (Centro servizi Contabili) che assiste numerosi imprenditori e professionisti della Penisola Sorrentina, nonchè Presidente della Società Sportiva Dilettantistica “Dinamo Sorrento”, roster di futsal femminile pronto a disputare il prossimo campionato di Serie C. Perché ha deciso di intraprendere questa nuova avventura, candidandosi al consiglio comunale di Sorrento? “Non mi candido per vanità ma, sulla base delle esperienze maturate, per dare (con la dovuta modestia) un contributo alla soluzione dei tanti problemi delle nostre famiglie, amplificati dai tempi difficili che stiamo vivendo”. Per quale motivo ha scelto di appoggiare il programma di Mario Gargiulo, in qualità di sindaco nella città del Tasso? “Perché su Mario Gargiulo non c’è niente da scoprire. In tanti anni di attività professionale e di impegno sociale e politico, ha dimostrato capacità non comuni. E soprattutto una disponibilità ininterrotta, fianco a fianco con i suoi concittadini”. Se dovesse elencare 3 ragioni che l’hanno spinta a scendere in campo, quali sceglierebbe? “In primis, la mia candidatura non piove da cielo, ma costituisce il naturale completamento dell’impegno profuso nell’attività professionale come consulente di professionisti e imprese, così come operatrice CAF per garantire ai privati l’utilizzo di contributi e aiuti previsti dalle pubbliche amministrazioni. In secondo luogo, la mia scelta rappresenta anche il normale sviluppo dell’attività svolta nel campo sociale, culturale e sportivo, soprattutto nei confronti dei giovani. Infine le esperienze pregresse garantiscono comunque che il momento del voto non sarà fine a sè stesso e senza seguito, ma un punto di partenza per consolidare nel tempo i rapporti di amicizia e collaborazione con tutti coloro che vorranno impegnarsi in attività di interesse sociale, per migliorare sempre più la qualità della vita della nostra comunità sorrentina”.

 

Quale sarebbe, in caso di elezione, la sua prima proposta al consiglio regionale? “Tutti i turisti amano la nostra città, ma l’unica cosa di cui si lamentano sempre è il caos generato dal traffico. La mia prima proposta al consiglio comunale sarebbe quella di istituire una circolare interna con pulmino elettrico con cadenza continua e gratuita per tutti i residenti . Il progetto potrebbe essere finanziato con i fondi regionali, statali e comunitari previsti per l’ecologia e per il trasporto pubblico locale, nonché con i proventi della tassa di soggiorno ed eventuali contratti con gli sponsor da pubblicizzare sulla fiancata degli automezzi. Il servizio potrebbe essere ulteriormente rafforzato mettendo a disposizione un sistema integrato e completamente elettrico, con la messa in servizio di EBikes (biciclette elettriche) e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Il servizio proposto potrebbe offrire grandi benefici per facilitare la mobilità del cittadino e degli stessi ospiti, (per i quali sarebbe a pagamento) limitando caos e inquinamento provocato dal traffico, agevlando conseguentemente anche lo sviluppo delle varie attività commerciali. Il mio obiettivo è quello di vedere una Sorrento diversa, una Sorrento dove si cammina a piedi, ci si muove in bicicletta oppure con il pulmino elettrico. Basta solo provare ad immaginare queste ipotesi e Sorrento avrebbe un aspetto totalmente diverso: ordinato, meno caotico, senza smog e bella da vivere o anche solo da visitare”. Come vede oggi la città di Sorrento, e come vorrebbe che fosse tra 5 anni? “Sorrento è bellissima per un dono particolare del Creatore, e per le capacità ed i sacrifici delle generazioni che ci hanno preceduto. Tutto ciò non ci autorizza a vivere di rendita, ma occorre un impegno continuo per difendere e migliorare ancor di più ciò che abbiamo ereditato. Vorrei quindi che tra 5 anni Sorrento avesse rimarginato le ferite inferte all’ambiente naturale dall’inquinamento del traffico caotico, e dai tentativi di infiltrazioni esterne ambigue. Vorrei inoltre che il nostro tessuto sociale tradizionale fosse ancor più rafforzato, garantendo in via primaria ai giovani, la possibilità di un lavoro dignitoso, e la possibilità di formare una famiglia nella propria città senza essere costretti ad emigrare”.

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