La candidata al Consiglio regionale: prova inadeguata e non al passo coi tempi, professionisti napoletani penalizzati
«Desta profonda perplessità e profondo sconcerto l’esito degli esami sostenuti a dicembre scorso dai praticanti avvocati napoletani, che fa registrare il 70% dei bocciati». Lo ha dichiarato Annarita Patriarca, candidata nella lista di Forza Italia al Consiglio regionale della Campania. «A maggior ragione - ha affermato - alla luce della tradizione che può vantare la scuola forense del capoluogo partenopeo, in cui si sono formati professionisti dell’avvocatura e giuristi, che hanno dato lustro alla Nazione tutta. Bene ha fatto il presidente dell’Upavv (Unione praticanti avvocati), Claudia Majolo, a invitare tutti i partecipanti a presentare accesso agli atti per un eventuale ricorso, ma pure per avere contezza di quali siano stati i criteri in ordine alle correzioni degli elaborati. Non è possibile pensare che giovani a un passo dal mondo del lavoro, dopo un lungo periodo fatto di applicazione, sacrifici e studio, debbano aspettare mesi per conoscere i risultati delle prove». «Ancora più grave - ha aggiunto la forzista - è che per la sessione prevista a settembre, non ci siano al momento indicazioni relative ai tempi e alle modalità di organizzazione degli esami. Resa quest’ultima, ancora più complessa dalle misure anti contagio e di distanziamento sociale imposte dall'emergenza Covid». Patriarca ha sottolineato: «Resta la necessità di programmare una seria riforma dell'accesso alla professione forense: l'esame, come oggi strutturato, non solo non è adeguato dal punto di vista meritocratico ma non è nemmeno al passo coi tempi.
E questo senza considerare che gli avvocati italiani soffrono di una concorrenza sleale, in ambito europeo, che di fatto li penalizza essendo l'esame di iscrizione all'Ordine obbligatorio solo nel nostro Paese. Nei prossimi giorni, sarà esaminato un emendamento a un dossier europeo sul lavoro, presentato dall'eurodeputato di Forza Italia, on. Fulvio Martusciello, che punta proprio a eliminare questa disparità di trattamento in danno degli avvocati italiani con la proposta di percorsi formativi e professionalizzanti alternativi. Si tratta di piccole e grandi storture, nel meccanismo di ingresso in un mercato del lavoro sempre più complesso e agguerrito, che devono essere assolutamente corrette in tempi rapidi». «Quella degli avvocati - ha concluso la candidata di Forza Italia -, categoria alla quale mi onoro di appartenere, rappresenta un baluardo di democrazia, e ha diritto a un trattamento che sia all’altezza del suo ruolo e della sua funzione, indispensabile portatrice dei valori di giustizia e di libertà».
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