domenica 4 aprile 2021

Castellammare. La mozione sul Faito arriva in Consiglio comunale

Castellammare di Stabia/Vico Equense - Dopo le polemiche nate in seguito il tentativo della città di Vico Equense di permuta del 50% di Città Metropolitana della montagna, la questione approda in Consiglio comunale a Castellammare di Stabia. La mozione presentata dai consiglieri comunali di opposizione Andrea Di Martino (Italia Viva), Giovanni Mastelli (Uniti per Stabia), Eutalia Esposito (Partito della Città) e Francesco Nappi (Movimento Cinque Stelle), meno di una settimana fa, è stata inserita all'ordine del giorno del primo consiglio comunale utile, convocato per il prossimo 12 aprile. Progettare il futuro del Monte Falto su tre direttive: ecosostenibilità ambientale; agricoltura e zootecnia ecocompatibile; turismo ecosostenibile ed incoming. Ma non escludendo il coinvolgimento delle popolazioni che lo hanno da sempre conosciuto e vissuto, i tre Comuni che lo popolano, gli enti di gestione del territorio e nemmeno la Curia Vescovile che ha sempre avuto una presenza spirituale e animatrice di giovani con proprietà da mantenere. Tutto ciò coinvolgendo la Regione Campania in un progetto di respiro europeo e di Governo (Recovery Plan) sul quale poter puntare per il sostegno finanziario necessario a tutelare e rilanciare l'ambiente e l'economia locale. È la sintesi della mozione consiliare, con il quale Castellammare di Stabia si oppone alla trattativa in atto tra città Metropolitana di Napoli e Comune di Vico Equense per l'acquisizione, attraverso una per muta, del 50% delle quote della società Fintecna Spa, che è proprietaria di numerosi terreni e beni immobili in località Villaggio Monte Faito.

 

Nell'accordo, il restante 50% della suddetta società - che è in possesso della Regione Campania, con un patrimonio immobiliare per la maggior parte composto, oltre che da terreni e selve, da immobili per lo più in stato di completo abbandono e bisognosi di un piano di valorizzazione e di investimenti per il recupero - rientrerebbero anche interessi della Curia Vescovile di Sorrento-Castellammare di Stabia che, oltre a Fintecna Spa, risulta infatti proprietaria di immobili di importanza rilevante che necessitano di interventi di valorizzazione, in località Faito. A dire il vero, quasi tutto ciò che si trova sul monte Faito è decadente e da ristrutturare. Per tale ragione, i 4 firmatari della mozione spingono Comune di Castellammare di Stabia e Regione a considerare che tra le principali "linee di indirizzo del Recovery Plan in fase di approvazione da parte del Governo Draghi, c'è la sostenibilità ambientale, lo sviluppo agricolo sostenibile ed il turismo naturalistico ñ gastronomico». Va considerato che il Monte Faito - spiegano i consiglieri d'opposizione - è un patrimonio naturale insuperabile a ser vizio sia del comparto turistico sorrentino che di quello amalfitano, oltre a poter divenire un punto di arricchimento della proposta del distretto archeologico di Pompei Stabia ed Ercolano; che sono 3 i comuni che insistono sul monte, oltre a Vico Equense anche Castellammare di Stabia e Pimonte si dividono parti del territorio montano; che nell'area dei Monti Lattari insiste sia l'Ente Parco che il Gal Terra protetta Scarl. E, dunque, la mozione mira a "impegnare" il sindaco, Gaetano Cimmino, e la sua Giunta a farsi promotori presso il presidente della Giunta regionale della Campania per l'acquisizione del 50% di proprietà della quota della Città metropolitana di Napoli; la redazione di un piano di valorizzazione degli immobili in modo tale da poterli candidare a finanziamenti Ue in tre peculiari asset di sviluppo: Ecosostenibilità ambientale; agricoltura e zootecnia ecocompatibile; turismo ecosostenibile ed incoming. Per dare vita ad un soggetto gestore che coinvolga oltre alla Regione, i Comuni di Castellammare di Stabia, Pimonte e Vico Equense, l'Ente Parco, il Gal Terra protetta Scarl, la Diocesi di Castellammare – Sorrento e gli imprenditori privati già operanti sul Faito. "In questo ambito, la Regione dovrà potenziare i collegamenti di trasporto pubblico - concludono i capigruppo comunali - per raggiungere il Faito, sia dal versante Castellammare sia dal versante sorrentino e investire su un collegamento ecosostenibile con la costiera amalfitana che darebbe un grosso slancio alla economia Montana".

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