Presentata la guida che raccoglie gli itinerari più esclusivi e i tesori nascosti delle 5 province. Tra i comuni della Penisola sorrentina attenzionati c’è anche Vico Equense
NAPOLI
“A Napoli si viene per il suo fascino
cangiante, frutto forse delle tante influenze culturali o del ritmo pulsante
che scandisce la vita dei suoi sagaci abitanti, abituati a improvvisare e a
badare più alla sostanza che alla forma.”
È questo
l’incipit con cui inizia il percorso letterario nel capoluogo di provincia. Una
visita che va oltre la bellezza già apprezzata del centro storico, il cuore
viscerale della città. Un viaggio che conduce nella storia dei principali
luoghi della cultura della Nea Polis, dei suoi quartieri più veraci, dell’incontro
tra sacro e profano dei vicoli e delle strade, del suo street food e dei
murales urbani. Non solo Napoli ma anche Campi Flegrei, il Vesuvio, la Penisola
Sorrentina, le isole del Golfo. Territori toccati a fondo, fino a raggiungere l’anima
di un luogo sospeso tra il mito e la leggenda. “Napoli è un pezzo unico: un
viaggio verticale dalle tenebrose catacombe e dai tunnel segreti fino ai
quartieri alti dove tutto risplende, un’avventura che dal mare e dalle coste
assolate conduce ai chiaroscuri del centro storico, autentico spaccato di vita
tra miseria e nobiltà, e all’incontro con musei di portata mondiale”.
SALERNO
“Se
siete interessati alle meraviglie della natura, allora il Cilentano non
mancherà di sorprendervi”. È dalla costa cilentana che prende il
via il tour nel salernitano per poi risalire in città, tra “le viuzze
stropicciate del centro storico, con il loro tripudio di archi, odori
marinareschi, chiesette profumate di antico, insegne vintage, colonne romane
che fanno capolino dalle facciate scrostate delle case, dove si alternano alle
architetture contemporanee che hanno rinnovato l’identità della città”. Una
tappa che anticipa altre bellezze racchiuse in questa provincia, come la divina
Costiera Amalfitana, il Vallo di Diano e gli Alburni.
AVELLINO
Poi è
il turno di Avellino dell’Irpinia, “di una bellezza non convenzionale e
tutt’altro che trendy, non per tutti”, una dimensione di unicità che si
traduce in uno dei “pochi territori che sono in grado di trasmettere in
egual misura la forza dirompente del proprio carattere: nessun evento sismico
ha svilito le suggestive tradizioni radicate nei secoli; villaggi abbandonati e
castelli in rovina sembrano rianimarsi sullo sfondo di una natura grandiosa,
fatta di boschi, verdi vallate, montagne solcate da eremi, colline accarezzate
da filari di vite o ulivi”. Un aspetto peculiare che si può ammirare non
solo in città, una carica fortemente evocativa che si respira anche in siti
culturali quali il Santuario di Montevergine, l’Abbazia del Goleto o l’area
naturale di Mefite, luoghi che accendono atmosfere mistiche, suggestioni pagane
e pura poesia.
BENEVENTO
“La
provincia di Benevento non sfoggia località patinate come altre aree della
Campania e non ha il mare azzurro e capolavori archeologici di risonanza
mondiale. Tuttavia, non c’è bisogno di uno spiccato anticonformismo per
innamorarsi del territorio: il capoluogo, per esempio, è una cornucopia di
testimonianze artistiche di epoche diverse, e se fosse collocato in una regione
meno affollata di meraviglie potrebbe certamente ambire a una più ampia
notorietà”. È così che prende il via un’allegorica sfilata di borghi
sanniti di “grandissima personalità”, un percorso che prende il via dalla
scenografica “Sant’Agata de’ Goti, titanicamente aggrappata a una rupe di
tufo, passando per Cerreto Sannita, con la secolare lavorazione delle
ceramiche, e arrivando a Telese Terme, conosciuta per le terme e i ristoranti
gourmet”.
CASERTA
Chiude
il valzer delle province campane Caserta: qui “la fama della Reggia supera
di molto quella della città, cresciuta nei secoli all’ombra di quella che è una
delle residenze più sontuose della Penisola. Ma la provincia di Caserta ha
un’offerta turistica tanto varia da poter accontentare le esigenze di qualsiasi
viaggiatore”. Ci sono le immancabili rovine - “la Campania ha un passato
davvero straordinario” - sparse tra Capua e Santa Maria Capua Vetere, ma
anche l’archeologia industriale, a San Leucio. C’è la montagna immacolata del
Parco Regionale del Matese e il silenzio conturbante dei villaggi di Sessa
Aurunca. Troverete monasteri affrescati, castelli e borghi medievali. “Quella
che per molti anni è stata solo la ‘terra dei fuochi’ oggi esibisce il fuoco
della passione, con un brulicare di attività artigianali e sociali, che si
pongono come rivincite nei confronti del grigio passato e promettono vittorie
nel futuro”.
La guida, di 432 pagine, è disponibile nelle principali librerie italiane, su lonelyplanetitalia.it e presso gli store online al costo di 24€.
Gli
autori che hanno realizzato la guida raccontando le bellezze delle nostre
cinque province sono:
Remo Carulli (Sorrento e la Costiera Amalfitana; Salerno e il Cilento; Avellino e l’Irpinia; Benevento e il Sannio beneventano)
La
sua passione per i viaggi è certificabile dall’età di cinque anni, quando,
scommettendo con la sorella su quale fosse la capitale della Mongolia, vinse
una caramella gommosa. Come psicoterapeuta, invece, si occupa di un altro
genere di viaggi: quello delle persone che vogliono conoscere più a fondo se
stesse. Tiene corsi di scrittura, gruppi di conoscenza sulle tecniche
meditative, e insegna Psicologia Clinica all’università IUSTO di Torino. Ha
pubblicato il romanzo Pensieri di un terzino sinistro (Zona Editrice, 2009) e
il saggio La letterarietà del mestiere di psicologo (libreria universitaria,
2020), ed è stato coautore di svariate guide Lonely Planet alle regioni
italiane.
Luigi Farrauto (Campi Flegrei; Pompei, Ercolano e il Vesuvio; Sorrento e la Costiera Amalfitana; Capri, Ischia e Procida; Caserta e provincia)
Ha un
PhD in Design, ma visto lo scarso senso dell’orientamento disegna solo mappe.
Ha vissuto a Porto, Amsterdam e Doha, è stato visiting researcher al MIT di
Boston e docente a contratto in varie università italiane. Oggi vive a Milano,
dove scrive guide Lonely Planet e testi di geografia per le scuole e reportage.
Insieme ad Andrea Novali ha aperto il 100km studio, specializzato in
segnaletica, mappe e wayfinding. Appassionato di cartografia antica e
Medioriente, nel tempo libero studia l’arabo e il cinese.
Adriana Malandrino (Napoli)
Nata
ad Ancona ma di sangue partenopeo, vivrebbe in un paese caldo circondata da
animali, tavolette di cioccolato, carciofini sott’olio e leggendo libri lievi.
Il viaggio per lei è sempre una sfida e un ritorno. Dopo molti colori di
capelli, ha messo la testa a posto ed è rimasta un innocuo peperino, ama fare
l’orto, raccogliere asparagi e fare ordine nel disordine per disordinare di
nuovo. Dai sei anni ha sognato di fare l’etologa, la ballerina, la guardia
forestale, la regista, ma è finita a organizzare festival e a fare la
giornalista scrivendo di cibo (ama mangiare, non cucinare), teatro e viaggi,
tentando di restituire l’anima dei luoghi e della gente, anche a chi potrà solo
leggerne. Poteva andarle peggio.
campania>artecard
campania>artecard è il pass della Regione
Campania promosso e gestito da Scabec, Società Campana Beni Culturali, che
consente sia di visitare i principali luoghi della cultura di Napoli e della
Campania sia di viaggiare a bordo del trasporto pubblico locale e regionale.
Il pass comprende circa 80 proposte culturali
nell’intera, tra cui: Museo Archeologico Nazionale, Parco Archeologico di Pompei,
Museo Madre, Museo di Capodimonte, Parco archeologico di Ercolano, Certosa di
Padula, Parco Archeologico di Paestum, Reggia di Caserta e tanti altri ancora.
La rete dei trasporti regionali, gestita dal
consorzio UnicoCampania, comprende il
circuito delle metropolitane di Napoli, tra cui la cosiddetta “Metro
dell’Arte”, le funicolari, i tram, i treni, la Cumana e la Circumvesuviana e il
trasporto su gomma.
L’offerta di campania>artecard è
suddivisa sulla base della durata della permanenza del turista in Campania e
sull’esigenza di visitare solo la città di Napoli o tutta la regione (Napoli 3
giorni, Campania 3 giorni, Campania 7 giorni).
Infine, il brand campania>artecard prevede una doppia linea di
abbonamenti annuali: il 365 Abbonamento Gold, che consente di accedere per due
volte in un anno in ciascuno dei siti dei 25 siti selezionati del
circuito Artecard, tra cui Pompei, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
la Reggia di Caserta, il Museo e Real Parco di Capodimonte, i Templi di Paestum
e molti altri, insieme a 20 ingressi con scontistica in altri siti e musei
della Campania; oppure, in alternativa, fino a giugno 2021 sarà possibile
acquistare la 365 lite, una card speciale che offre la possibilità di
effettuare un ingresso all’interno di 34 luoghi della cultura del territorio
campano, tra cui figurano sia i grandi attrattori quali il Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, la Reggia di Caserta e
gli Scavi Archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum, sia i cosiddetti “siti
minori”, come l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, gli Scavi di
Oplontis e il circuito museale di Benevento.
Per maggiori informazioni www.campaniartecard.it
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