martedì 27 aprile 2021

Seiano. "Torre di Punta La Guardia": un comitato per rendere di nuovo fruibile a cittadini e turisti l’area

Vico Equense - La "Torre di Punta La Guardia", a Seiano, è menzionata per la prima volta in una lettera che Carlo I d’Angiò, il 19 aprile del 1277, indirizzava al Giustiziere del Principato per richiedere la vigilanza delle coste contro le invasioni piratesche. Negli stessi anni Carlo d'Angiò fece costruire, sul costone roccioso, il suo poderoso castello che era in collegamento visivo con la torre di Punta la Guardia e le altre case torri sparse sul territorio. Per decenni l’area dove si erge la torre è stata meta di passeggiate e gite, punto di ritrovo per chi ama stare a contatto con la natura e essere circondato da un panorama mozzafiato, fino a quando l’unico passaggio è stato sbarrato da un portone di legno. Il caso è sotto i riflettori di residenti e associazioni da molti anni, che a più riprese hanno promosso sottoscrizioni e raccolte di firme. Una situazione delicata, fatta di equilibri ed esigenze contrastanti. Si contrappone, infatti, al desiderio dei cittadini di potersi avvicinare a un luogo pubblico il diritto del titolare della proprietà privata di mantenere serrato un portone che altrimenti consentirebbe il passaggio attraverso la sua casa. Quella di Punta la Guardia è una delle tre torri che caratterizzano lo stemma della città di Vico Equense. Per accedere all’area dove si erge lo storico monumento è necessario attraversare una zona di proprietà privata. Nonostante denunce e proteste, quel portone resta sprangato. Nasce così un nuovo comitato “Amici della Torre di via punta La Guardia” con lo scopo di adottare ogni utile iniziativa idonea a rendere di nuovo fruibile a cittadini e turisti l’area.

 

L'edificio della Torre, nella sua attuale consistenza, è il risultato dell'ultima ricostruzione risalente alla fine dell'800 ad opera della famiglia Cosenza che ne aveva acquistato da tali signori Bellobuono di Somma Vesuviana la proprietà alla fine del 700. Ristrutturata e trasformata in epoca vicereale, allorquando gli Spagnoli edificarono, lungo tutta la costa del vicereame, una serie di torri di avvistamento con scopo di difesa da pericolo che proveniva dalle incursioni dei barbareschi, andò poi in rovina e in tale stato restò fino alla fine dell'800. L’anno scorso il Comune di Vico Equense ha ottenuto l'ok dal demanio dello Stato, per il passaggio della torretta e dell’area circostante al patrimonio della Città. Il Fai, il fondo ambiente italiano, istituzione di protezione storica ed ambientale di grande rilevanza ha inserito il sito tra i luoghi del cuore da proteggere.

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