Vico Equense - Abbattere le barriere culturali, sociali e architettoniche che impediscono l’inclusione delle persone con disabilità. Oggi si celebra soprattutto per questo la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In particolare le associazioni sono attive per ricordare i diritti negati e le tante cose da fare per rendere davvero la nostra società più inclusiva e con pari opportunità per tutti. In Italia sono tante le ingiustizie e le criticità riscontrate da chi vive sulla propria pelle una condizione di disabilità, che sia motoria, intellettiva, oltre che sensoriale, relazionale -comportamentale. Le associazioni, quelle nazionali ma anche quelle più piccole costituite da poche famiglie, che si battono per tutelare le persone disabili ricordano alle istituzioni che prima di tutto bisogna abbattere il principale ostacolo che è costituito dal silenzio e dai pregiudizi che gravitano colpevolmente intorno alle fragilità e diversità dei soggetti non autosufficienti. “I limiti sono nella nostra mente” afferma Gianni Sasso, campione paralimpico ischitano che alle ore 17 sarà nella sala delle Colonne dell’Istituto Santissima Trinità e Paradiso di Vico Equense per partecipare al secondo incontro dell'iniziativa "DISabilità oltre i limiti", organizzata dal garante dei diritti delle persone con disabilità, Emilia Terracciano, e da alcune associazioni del territorio. Un’incidente mentre era in vespa lo ha costretto all’amputazione della gamba sinistra. Un’auto lo sorpassò in curva travolgendolo. Era il 31 marzo 1986. Aveva 16 anni. Gianni non si è mai fermato.
Ha lottato. Si è duramente allenato e ha conquistato traguardi importanti. Il suo motto è sempre stato: “usa quello che hai e realizza quello che vuoi”. La sua è una vita a dir poco grandiosa, fatta di successi e traguardi raggiunti nello sport grazie alla sua forza d’animo, coraggio e resilienza. “Lo sport – sottolinea Emilia Terracciano - è un formidabile strumento di inclusione ed equità.” In Italia l'Istat stima che siano 3 milioni i disabili, il 5%della popolazione. Circa 700mila hanno problemi di movimento, oltre 200mila difficoltà sensoriali, quasi 400mila limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana. In troppi vivono "segregati" in casa, a causa dell'assenza di sostegno e supporto, se non al massimo della famiglia. Il 70% delle famiglie con persone con disabilità non fruisce di alcun servizio a domicilio. Meno di 7 disabili su 100 contano, infatti, su forme di sostegno presso la propria abitazione. Questo significa che nella maggior parte dei casi le famiglie gestiscono da sole quello che i servizi non offrono.
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