Costi lievitati in maniera esponenziale per i gestori di bar e locali. Confcommercio: «Servono credito d'imposta e rateizzazione» di Mauro De Riso da Metropolis
Sorrento - Quasi 10 mila euro in più sulla bolletta della luce rispetto allo scorso anno. È così triplicati anche per il gas. Un’autentica stangata per i gestori del “Bar Veneruso” di corso Italia, che in un colpo solo hanno praticamente azzerato i ricavi di tutto il mese di luglio e che ora attendono con ansia l'imminente batosta relativa alle utenze di agosto. Ammonta a circa 17mila euro il costo dell'elettricità in un mese per il locale sorrentino, a fronte degli 8mila euro pagati lo scorso anno, mentre per il gas si registra un incremento da 1.200 a 4.000 euro confrontando la bolletta attuale con quella del 2021. Salvatore Veneruso, titolare del bar, ha scelto di esporre le sue bollette in vetrina aderendo all'iniziativa nazionale di Confcommercio per sensibilizzare le istituzioni in merito all'adozione di provvedimenti urgenti per far fronte alla crescita inarrestabile dei costi energetici. Un esempio emulato anche da altri operatori e ristoratori di Sorrento, esausti a causa del "caro utenze" che rischia di mandare in tilt l'intero comparto produttivo e commerciale del territorio. Gli aumenti folli hanno coinvolto anche Antonino Maresca, titolare dello "Shot Bar", locale di via Santa Maria della Pietà, che lo scorso anno riuscì a cavarsela a luglio con un esborso da 480 euro, mentre stavolta la bolletta ammonta a 1.360 euro.
Un'impennata dei prezzi che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini e la sospensione dell'attività in attesa di un intervento risolutivo da parte del Governo nazionale. «Le misure fin qui adottate non sono sufficienti a riportare il costo entro livelli di sostenibilità. - evidenzia Vincenzo Ercolano, presidente di Confcommercio Sorrento - Urge un intervento serio e mirato da parte delle istituzioni, altrimenti molte attività commerciali medio piccole rischiano di chiudere», Nonostante il buon andamento della stagione estiva, infatti, il bilancio annuale non consente ai piccoli e medi imprenditori di dormire sonni tranquilli. E cosi Confcommercio Sorrento si è accodata alla linea nazionale, chiedendo un pacchetto di misure immediatamente realizzabili per dare respiro alle imprese colpite dagli aumenti dell'energia. «La nostra esigenza si articola in tre punti - sottolinea Ercolano - Occorrono un credito d'imposta minimo del 50% sul costo dell'energia per tutte le imprese che hanno subito aumenti, la rateizzazione delle bollette fino a dicembre 2022 e finanziamenti garantiti dal fondo di garanzia Pmi per far fronte alle esigenze di liquidità determinate dall'aumento del prezzo dell'energia elettrica». Inoltre, Confcommercio Sorrento, insieme ad Atex Campania e ad altre associazioni del territorio, ha deciso di inoltrare una lettera al governatore Vincenzo De Luca per chiedere di tener conto nel Piano socio-economico regionale delle imprese del settore turistico, «perché sostener le - si legge nella missiva - significa perseguire una strategia che raggiunge contemporaneamente l'obiettivo di supportare imprenditori e lavoratori in un settore che ha mercato e che quindi, se messo in condizioni di reggere l'urto dei rincari energetici, può continuare a sviluppare economia».
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