martedì 6 settembre 2022

Vico Equense. Raffaele Giannico, pronto soccorso chiuso: danni anche al turismo

L'assenza del servizio condiziona le scelte dei tour operator. No al baratto: ospedale unico al posto del De Luca e Rossano 

da Agorà 

Vico Equense - Raffaele Giannico è consigliere comunale di minoranza, al primo mandato nell'assemblea cittadina. Con lui abbiamo parlato dei principali temi al centro del dibattito politico: dalla viabilità all'ospedale. Un bilancio su questo primo anno di Amministrazione Aiello. Per poter fornire un'adeguata e leale valutazione, circa l'operato di un'amministrazione di maggioranza da poco insediata, è necessario illustrare con precisione, almeno le maggiori problematiche che affliggono da tempo un territorio estremamente complesso, come quello di Vico Equense. Il nostro Comune, per intenderci, è estremamente vasto, circa 30 km quadrati e si sviluppa dal mare alla montagna, passando per un territorio collinare molto antropizzato e con un dedalo di strade e stradine di oltre 200 km a dire degli esperti. Strade e stradine per lo più malandate e senza un'adeguata manutenzione, che rendono la vita di nostri tanti concittadini veramente molto difficile se non insopportabile, sotto tanti punti di vista, dal portare i bambini a scuola alla gestione di emergenze sanitarie. Durante la campagna elettorale, per dirne una, mi hanno raccontato, tante situazioni di disagio, ma quella che mi ha colpito di più è il caso di una signora, abitante nella zona collinare, che per via di un malore è stata trasportata su una sedia dai figli, in inverno, sotto la pioggia battente, per raggiungere l'ambulanza in sosta ad 1 km dall' abitazione, causa una carreggiata di dimensioni insufficiente e mai allargata nel corso degli anni, nonostante le numerose richieste da parte di una moltitudine di persone abitanti di quell'area.


 

Se è pur vero che orograficamente sono poche in Campania e forse in Italia, aree cosi disomogenee, sia per le altezze delle numerose frazioni rispetto alla quota mare, sia per le diversità vegetative, sia per la presenza di ripiani terrazzati, boschi cedui, foreste ed incolti produttivi che generano un altissimo e costante impegno, sia finanziario sia umano, per tenere in sicurezza il territorio e tenere in efficienza le opere pubbliche realizzate nel corso degli anni e soprattutto per realizzarne di nuove, non è assolutamente accettabile che tante persone, nel 2022, vivano ancora disagi quotidiani altissimi, per mancanza di alcuni dei servizi primari. Alla domanda posta a qualche vecchio amministratore circa il malandato stato dei luoghi di alcune zone del paese, ho ricevuto come risposta che la volontà di fare c'è sempre stata, ma quello che è sempre mancato sono stati i soldi. Posso anche credere, come mi raccontano, che in passato non ci sono stati mai fondi a sufficienza per far fronte alle tantissime emergenze che un territorio cosi complesso come Vico presenta, ma oggi, invece, questa nuova amministrazione ha un'opportunità unica perché se saprà sfruttare al meglio le risorse che lo Stato e l'Europa stanno mettendo a disposizione per la RIPRESA, avrà la concreta possibilità di far fronte alle innumerevoli problematiche che aftliggono uno dei territori più belli d'Italia e che passano principalmente per una inadeguata viabilità e la necessaria realizzazione di nuove opere di urbanizzazione primarie e secondarie assolutamente importanti per la crescita di un benessere sociale diffuso ed un turismo d'èlite. Tali opere, infine favoriranno anche lo sviluppo dell'artigianato e delle imprese e creeranno nuovi posti di lavoro sul territorio. Premesso, tutto quanto sopra e considerato che sono passati solo 10 mesi dall'insediamento di questa nuova amministrazione, mi astengo dal formulare valutazioni e giudizi, ma è certo che se questa nuova amministrazione non saprà cogliere le grandissime opportunità che attualmente esistono per ottenere fondi pubblici, avrà fallito e le conseguenze dureranno per molti anni, a grave danno di un'intera comunità. Anche noi come consiglieri di minoranza, in questo particolare periodo storico, abbiamo Tobbligo, più che mai, di monitorare con la massima precisione tutte le iniziative della maggioranza, fornire giuste osservazioni, suggerimenti e proposte, affinchè siano garantiti gli interessi legittimi di tutti e che le progettualità di sviluppo siano in linea con le aspettative di un intera Comunità ed in caso contrario opporci fermamente. Turismo, il Comune ha elaborato il pro- getto 13 porte per la riscoperta e valorizzazione dell'intero territorio. Come valuta questa iniziativa? Personalmente reputo il progetto validissimo ed anche molto suggestivi i percorsi individuati e le finalità che portano alla riscoperta dei nostri borghi antichi e non, ma solo questo non basta per riscoprire e valorizzare aree con potenzialità ricettive altissime. Vico è inserita in un contesto territoriale da sempre meta di un turismo internazionale di fascia media, pertanto, risulta molto positiva l'iniziativa in argomento solo se verrà ben associata ad opere di riqualificazione dei luoghi oggetto di interesse turistico/ escursionistico. Purtroppo, la viabilità ed i servizi in questi luoghi di rara bellezza sono spesso molto carenti ed incentivare la riscoperta di alcuni percorsi, prima di risanare per bene sentieri e stradine, spesso abbandonati da anni, potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Come dicevo, il nostro è un paese particolarmente ricercato dal turismo internazionale e bisogna dire che questo turismo, pur se esclusivamente costiero fino ad una decina d'anni or sono, ha meritato nel 2019 il settimo posto per presenze annuali dopo Sorrento, Forio d'Ischia, Ischia, Sant'Agnello, Capri e Massa Lubrense. Oggi con lo sviluppo del turismo extralberghiero, Vico Equense sta iniziando a fare passi da gigante nel conquistare sempre maggiori spazi nell'ambito del turismo collinare campano. E proprio questo turismo extralberghiero collinare, infatti, ad aver fatto lievitare di nuovo l'interesse per il nostro territorio interno. Non un turismo nato per mano pubblica, ma per la volontà, la caparbietà e il saper bene accogliere, dei nostri singoli concittadini, ansiosi di soddisfare, gli interessi rinnovati del turismo internazionale. Un nuovo turismo, dai gusti colti e nello stesso tempo semplici e raffinati, desideroso soltanto d'aria buona, di bei paesaggi naturali e antropizzati, di buona tavola tradizionale e di trovarsi tra gente ancora radicata sui fondamentali valori della Società Rurale ed artigiana e, nel contempo, capace di garantirsi in poco più di un'ora, escursioni extramoenia nei santuari conclamati del turismo campano come Pompei ed Ercolano. Questo turismo extralberghiero, sta, poi, sempre di più convincendo i nostri giovani a non allontanarsi con l'offrir loro lavoro in casa propria. Anche la riscoperta del Faito da parte di un turismo, anch'esso internazionale, fa ben sperare, ma di questo argomento ne parlerò in un'altra occasione, perché le cose da dire sono tante e tutte di grande importanza. Ciò premesso, per garantire, questa volta, il sano sviluppo degli spontanei orientamenti del Popolo Vicano, ritengo, quale consigliere di minoranza, di sostenere qualsiasi iniziativa tesa a qualificare il sistema infrastrutturale primario e secondario, atto ad efficientare i servizi offerti ai cittadini ed ai numerosissimi turisti che visitano la nostra città. Questione chiusura Pronto soccorso. Son0 passati due anni. Non ci sono più speranze? Assolutamente no, le speranze ci sono e stiamo mettendo in campo ulteriori strategie per riuscire a mutare l'orientamento regionale su di una scelta molto discutibile, maturata nel corso degli anni da parte degli organi competenti e con il benestare della politica locale. La volontà di realizzare l'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e per questo motivo chiudere Ospedale e Pronto Soccorso a Vico Equense è veramente molto discuti bile, anche perché le due strutture insieme potrebbero e dovrebbero coesistere, attese soprattutto le varie problematiche connesse alla viabilità della Penisola Sorrentina ed alle lunghe distanze dalla zona collinare del nostro paese dal centro di Sant'Agnello. Sono fermamente convinto che non bisogna assolutamente barattare il nostro Ospedale con la struttura Ospedaliera specializzata da realizzare a Sant'Agnello e vi dirò il perché ed il mio punto di vista per tentare di far mutare orientamento a chi potrebbe cambiare il nostro destino. Come detto in precedenza Vico è un Comune estremamente vasto, con una viabilità precaria ed inserito in un contesto turistico di fama internazionale. La popolazione non è estremamente numerosa, ma se si tiene conto di come sono dislocati i vari centri urbani sul territorio e del numero elevatissimo di presenze turistiche (decine di miglia all'anno), l'attuale Ospedale e Pronto Soccorso trovano piena giustificazione di esistere. Ce chi dice che il pronto soccorso cosi Come era strutturato faceva più danni che bene. Sciocchezze, tante persone ha salvato e tante ne avrebbe ancora salvate, se fosse rimasto aperto. Le lunghe distanze tra la zona collinare ed il centro cittadino impongono, a mio avviso, oltre che mantenere il presidio già esistente, di realizzare anche un primo soccorso nella zona alta del comune. Senza entrare troppo nei tecnicismi, a mio avviso convertire un Ospedale con Pronto Soccorso in Casa di Comunità, che per legge non può essere dotata di un Pronto Soccorso è una scelta completamente inadeguata per un territorio come il nostro, pertanto, non bisogna gettare la spugna e tentare tutte le strade possibili per far cambiare idea a coloro che hanno in mano il destino di una intera comunità e non solo, Gli orientamenti degli organi competenti per la chiusura, a mio avviso, possono mutare se vi è un giustificato motivo ed una attenta azione politica da parte degli amministratori locali, che siano essi di maggioranza o minoranza, meglio ancora se tutti coesi. Mi sento di dire, altresì, che la chiusura del pronto soccorso arrecherà anche gravi danni all'economia locale che si basa essenzialmente sul turismo, in quanto un paese non fornito di un Ospedale con pronto soccorso, risulterà poco appetibile, soprattutto per quei tour operator che nelle loro scelte commerciali devono tener conto anche della reale esistenza di alcuni servizi primari, come è il pronto soccorso. Inoltre la volontà di realizzare l'Ospedale Unico nel centro di Sant'Agnello è stata veramente una scelta poco lungimirante. Pur col non prendere spunto da i più basilari principi di scienza urbanistica, già con la sola logica più elementare, infatti, ci si sarebbe dovuti orientare, per ovvie strategie dettate dal buon senso comune, verso un'opzione alto collinare e non all'interno di un centro cittadino costantemente congestionato dal traffico veicolare. Ritengo che sarebbe stato, come esempio, ottimale auspicarne la scelta di un sito tra i Colli San Pietro e quelli di Fontanella, area baricentrica e ben servita da ampie viabilità Statali e Provinciali come la Amalfi-Meta e il Nastro Azzurro, mai intasate dal traffico e ben collegante con Sant'Agata e l'intera Massa Lubrense, Sorrento, Meta e la stessa Positano. Per altro, dopo aver qualificato le vie Casa Nocillo e Alberi Meta  tale posizione avrebbe potuto servire meglio anche la zona Alta di Vico, che vi avrebbe potuto avere anch'essa facile accesso, almeno da Pacognano, Fornacelle, Arola, Preazzano, Ticcciano, Moiano e Faito. Ma, a quanto pare, la Pubblica Amministrazione dei paesi sorrentini è sempre stata, almeno nell'ultimo cinquantennio, ostile a limitare il traffico veicolare intercomunale lungo il nobile tracciato della "Sorrentina" e, ciò, malgrado eventuali proposizioni alternative avrebbero migliorato la vivibilità dei singoli centri, sia per il buon soggiorno turistico, che per gli stanziali. Col ritornare alla chiusura del Pronto Soccorso, non posso non oppormi fermamente, perchė il mio impegno e quello del mio gruppo e spero anche della maggioranza, è di pensare alla salute di tutti i concittadini di Vico Equense, ponendo particolare attenzione alle conseguenze ancor più negative che subiranno gli abitanti nei disagiati centri di Patierno, Antignano, Moiano, Faito, Santa Maria del Castello, Ticciano, Preazzano, Arola e Fornacelle. Cittadini ancora impegnati, per la maggiore, nelle attività originarie, legate all'agricoltura, alla zootecnia ed all'artigianato, nonchè soggetti, loro malgrado, a lavorare anche in luoghi impervi e/o con strumentazioni pericolose. Cittadini che, in caso di malaugurato incidente, già solo per raggiungere con mezzi rimediati la strada della salvezza, la via Raffaele Bosco, appunto, avrebbero impiegato anche 20 minuti, ad andar bene, per poi, di li, in autombulanza, od in auto compiacenti, raggiungere il luogo cittadino delle prime assistenze ospedaliere non meno di ulteriori 25 minuti. Mi immagino soltanto, viceversa, "dulcis in fundo, se, poveretti, questi nostri concittadini, fossero addirittura costretti ad immettersi anche sulla "Sorrentina", nel traffico pendolare intercomunale, nel traffico dei pullman turistici, nel traffico dei camion, dei tir e dei fugoni merce, nel traffico ordinario, nel traffico da e per le spiagge, per direzionarsi verso il centro di Sant'Agnello, ad una buona altra ora di distanza. Che cosa incomprensibile voler chiudere l'Ospedale ed il pronto Soccorso a Vico. Un'assurdità che, come si usa dire, farebbe rivoltare i nostri antichi benefattori nelle proprie rispettive tombe. Si perché l'ospedale di Vico fu realizzato con i lasciti testamentari di nostri generosi concittadini. Essendo come ho detto prima, la zona alta del paese per lo più ancora abitata da fiere persone che curano i propri terreni ed artigiani, immagino come un taglio provocato da una sega circolare, da una motosega, da una scheggia partita da un decespugliatore, da una pialla, l'essere scivolato in burrone, la caduta da un albero di ulivo durante la potata, ed altri infiniti infortuni domestici, possono essere tutti letali se non si interviene con la massima urgenza. Per tutti i motivi appena narrati, ribadisco sia logico, invece, mantenere l'Ospedale De Luca e Rossano, anzichè chiuderlo vigliaccamente, ed il Pronto Soccorso esistente potenziarlo ulteriormente, nonché preservare assolutamente il reparto di lungo degenza ed Ostetricia. Quest'ultimo, per consentire ai nostri concittadini di preservare il sacro santo diritto di far nascere i propri figli nel loro Comune. Secondo lei, sempre a proposito del Pronto Soccorso, servono queste iniziative di pressione da parte dell'opinione pubblica? Personalmente prediligo una modalità di comunicazione quanto più equilibrata ed efficace possibile con gli organi competenti, ma se questa viene meno per mancanza di ascolto, sono d'accordo a che si realizzino manifestazioni, sempre nel pieno rispetto delle norme e delle regole che disciplinano gli assembramenti. Inoltre, a tali iniziative dovrebbero partecipare non solo î cittadini Vicani ma anche gli altri abitanti della costiera sorrentina ed amalfitana, perché l'Ospedale ed il Pronto Soccorso di Vico Equense sono stati da sempre un eccellente presidio di sicurezza sanitaria anche per quest'ulteriore fetta di popolazione.

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