Ercolano - E' una situazione a dir poco sconcertante quella che stanno vivendo le guide turistiche abilitate della regione Campania che presidiano regolarmente il parco archeologico di Ercolano. Dal lontano 1986, a seguito della emanazione della legge regionale 11/86 art. 15 che recepiva le direttive della legge quadro sul turismo 217/1983 che stabiliva i siti di particolare interesse che necessitano di un presidio di guide turistiche (11 siti in totale nella regione Campania e tra questi il parco archeologico di Ercolano), le guide turistiche abilitate campane hanno sempre presidiato l'area archeologica stabilendo buone relazioni con la direzione del Parco. Nel 2017 il Direttore ad Interim del Parco, per dare maggior risalto alla preziosa postazione delle Guide Abilitate e dunque del loro ruolo fondamentale per la divulgazione e pubblicità del sito, chiese ed ottenne documentazione (copie dei patentini e ed altri documenti) dalle Guide costantemente presenti al presidio di Ercolano a sostegno di quanto tale direzione apprezzasse il nostro lavoro e la presenza delle guide di presidio. Successivamente le guide ricevettero addirittura una rassicurazione da parte della attuale direzione del parco che asseriva che “la postazione guida è di assoluta necessità” ed è "di fondamentale importanza per il parco”.
Nel corso del tempo alle guide abituali si sono aggiunte altre guide campane e la postazione è raddoppiata offrendo prestazioni professionali addirittura in lingua giapponese e più di recente in lingua cinese, oltre alle più importanti lingue europee. Un presidio di guide abilitate che offrono visite guidate presso il parco archeologico fa gola a molti ovviamente e sono tante le associazioni, i sindacati o gli enti esterni come i gestori che vorrebbero gestire la postazione di guide. Di recente, infatti, dovendo emanare un nuovo appalto per il rinnovo dei servizi aggiuntivi presso il parco archeologico di Ercolano, la Consip ha emanato un bando che includeva nei servizi aggiuntivi anche le visite guidate, così che il gestore si troverebbe in diretta concorrenza con il presidio di guide turistiche. Le guide del presidio, in maniera indipendente da associazioni o sindacati, hanno dunque iniziato un contenzioso con il parco, rivolgendosi all'ANAC, l'ente anticorruzione che, in realtà, non considerando appropriatamente le leggi, ha addirittura affermato che il gestore può offrire le visite guidate perchè non avrebbe fatto alcuna concorrenza alla guide di presidio, accettando le prenotazioni anticipatamente per telefono oppure online. Sfortunatamente il nuovo gestore, non appena insediatosi il 18 dicembre 2023 ha iniziato a proporre le visite guidate direttamente in biglietteria, così come si evince anche dalla pubblicità sul sito internet del Parco Archeologico, ponendosi in una posizione di notevole vantaggio avendo la gestione anche della biglietteria e venendo meno così alle garanzie date dalla Consip, che ha emanato il bando e dall'ANAC che ha fornito il proprio parere, che non ci sarebbe stata alcuna concorrenza. Per di più le guide che sono abilitate dallo Stato, dovrebbero avere una postazione all'interno dei locali della biglietteria, per la quale furono stanziati un miliardo di vecchie lire da parte del Comune di Ercolano per creare anche un posto per le guide all'interno dei locali di accesso al parco. Tuttavia durante la pandemia da covid19, con la scusa delle nuove normative di sicurezza le guide di presidio sono state spinte in un recinto transennato fuori dalla biglietteria e alle intemperie. Come se non bastasse, dal 18 dicembre a causa dei lavori di ristrutturazione dei locali per ospitare il nuovo gestore, le guide sono state private del banco di accoglienza offerto dal parco dopo anni di insistenti richieste da parte delle guide di presidio e oggi le guide sono all'in piedi nei pressi della biglietteria senza un punto di riferimento. Le guide abilitate del presidio sono in possesso di un'abilitazione rilasciata dallo Stato, attraverso la Regione che è un organo periferico e dovrebbe essere interesse dello Stato, rappresentato nel caso del Parco Archeologico di Ercolano dal Ministero della Cultura, fornire tutte le indicazioni necessarie affinché il pubblico in arrivo venga messo a conoscenza della postazione professionale di guide turistiche, invece sul sito internet del parco Archeologico si pubblicizzano le visite guidate offerte dal gestore e non vengono indicate le prestazioni professionali delle guide di presidio abilitate e cosa ben più grave, non si tiene in considerazione il contenzioso ancora in atto perché le guide turistiche si sono addirittura rivolte al Consiglio di Stato e sono in attesa di un parere sulla legittimità di offrire visite guidate da parte del gestore e soprattutto della assicurazione che non vi sia una concorrenza sleale e un abuso per posizione dominante da parte del gestore. Come può essere consentito nel nostro paese un comportamento così grave che consente ad un gestore privato di avere la gestione di una biglietteria e allo stesso tempo di gestire anche le visite guidate? Come può un gestore avere una posizione di vantaggio così elevata da mettere le guide turistiche di presidio in condizioni di perdere il proprio lavoro, che per anni hanno svolto per onorare il compito assegnato loro dallo Stato di spiegare e valorizzare un monumento? E perché mai le guide turistiche si devono ritrovare sempre a dover lottare per affermare il proprio diritto al lavoro?
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