Lo scontro sui viaggi low cost da Napoli. «Andremo a Ovindoli» Rita De Crescenzo
di Fabrizio Caccia - Il Corriere della Sera
L'Aquila - A fine giornata li riportano in fila ai pullman, scortati dalle forze dell'ordine come tifosi in trasferta. E pensare che invece loro - grandi e bambini - volevano soltanto vedere la neve da vicino, chi addirittura per la prima volta, come Miran e Indika, una coppia di cingalesi che lavora a Napoli in piazza Cavour, cuoco e badante, con le tutine verdi comprate per l'occasione e il riso, il pollo e le lenticchie nella pentola. Neve economica, popolare, low cost: 20 euro andata e ritorno, succo di frutta e brioche compresi. «Ci hanno chiamato Unni e zulù ma non ce lo meritiamo», dicono un po' tutti, risalendo sui pullman. Grande è lo «scuorno» insieme alla stanchezza. «Il prossimo anno andremo in Trentino» si congeda da noi Davide Alberico, 25 anni, pizzaiolo di Paestum. Ma la verità è che da una domenica all'altra lo scenario è cambiato e queste sono le scorie della mostruosa invasione di sette giorni fa. È scattato l'allarme, sono arrivati i rinforzi, pure i bagni chimici, le troupe. Roccaraso da sempre è «la montagna dei napoletani», il posto più vicino dove puoi vedere la neve se sei del Vomero o del rione Sanità e in tanti negli anni si sono pure comprati le case. «Roccaraso con Napoli ci vive», ricorda Giovanna Pantano dell'Hotel Excelsior. «Noi amiamo Napoli», le fa eco il sindaco Francesco Di Donato. Ma poi è arrivata Rita De Crescenzo, tiktoker del Pallonetto da 1 milione e 700 mila follower, che una settimana fa è stata l'algoritmo che ha fatto impazzire la maionese.
È bastato che postasse un messaggio per decantare la bellezza dell'Aremogna per scatenare il caos. Così, dopo l'invasione di domenica scorsa, 250 pullman e 12 mila persone arrivate in massa dalla Campania, troppe per soli 5 bar e 5 toilette, Roccaraso si è risvegliata sommersa dai rifiuti e in sette giorni si è blindata, ha ordinato il numero chiuso, i posti di blocco sulla statale, il prefetto ha disposto controlli pure a bordo dei mezzi. E in tanti, tantissimi, in questo clima militarizzato, alla fine si sono tenuti alla larga. La stessa tiktoker del Pallonetto si è data malata annunciando alla vigilia al quotidiano Il Centro la sua volontà in futuro di puntare su Ovindoli, sempre Abruzzo, ma sul versante opposto. Ovindoli è la «montagna dei romani». Dalla domenica-monstre siamo passati così alla domenica «flop» di Roccaraso, usa proprio questa parola Angelo Caruso, presidente della Provincia dell'Aquila: stavolta solo 40 pullman e 2 mila persone arrivate. Non solo da Napoli: da Caivano, Casal di Principe, Villa Literno, Aversa, Gricigliano, Grumo Nevano, Torre del Greco. Secondo il presidente della Provincia un insieme di fattori ha determinato il flop: «La nebbia, la neve scarsa, ma anche la partita del Napoli di Conte contro la Roma, che ha fatto restare a casa parecchia gente. Domenica scorsa il Napoli non giocava». C'è chi ha segnalato pullman in coda a Campitello Matese, ipotetico itinerario alternativo: «Macché - taglia corto il sindaco molisano, Alfonso Leggeri -. Ogni domenica abbiamo anche noi tanta gente che viene dalla Campania, perciò nessun effetto Roccaraso». Così, in giro alla fine trovi più tiktoker che sciatori. Tina Tik 76, labbra a canotto e stivaloni gialli, di San Giovanni a Teduccio, si collega dalla statale 17 - in sottofondo «È solo infatuazione», canzone neomelodica - per dare l'annuncio: «Finalmente alle 9 in punto sono sbarcati a Roccaraso il cuore, l'amore, le sfogliatelle e il sole di Napoli». Che più trash si muore. Ma qui stiamo parlando solo degli emuli di Rita De Crescenzo. Anthony Sansone, 27 anni e 19 profili bloccati, ha organizzato un pullman a due piani per 85 persone, gestisce un pub a Casoria e sta filmando, a beneficio di 80 mila follower, la sua discesa in diretta sulla «padella» di plastica blu costata 5 euro giù per la spianata di neve sporca dell'Ombrellone. Le piste vere di Roccaraso, nere e rosse, bellissime, si trovano più in alto, a nove chilometri, ma il popolo del «mordi e fuggi» non ci va. Resta in paese. Sansone, dopo una vivace discussione con il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli («Andate via, voi tiktoker non ci rappresentate»), viene identificato dalla polizia. A dargli manforte, però, irrompe sua madre Chiara, trucco pesante e volto lampadato: «Lasciatelo andare, lui fa solo del bene». A chi?
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