sabato 13 dicembre 2008

Circum, tutti ammalati. Soppressi 70 treni e pendolari a piedi

Pendolari appiedati e caos nelle stazioni. E' stato un venerdì nero, quello di ieri, per i passeggeri della Circumvesuviana. Lo sciopero generale proclamato dalla Cgil, però, non c'entra. Ben prima che iniziasse l'astensione - preannunciata con largo avviso e prevista dalle 17.30 in poi, con corse garantite sono saltate decine di viaggi dei treni, sia in mattinata, sia nel primo pomeriggio. Il bilancio finale è pesante: almeno 70 corse non sono state effettuate. A paralizzare il servizio è stata la decisione di una trentina tra macchinisti e capitreno, i quali hanno deciso di non effettuare lo straordinario. Qualcuno - pochi in verità - si è messo in malattia. Solo 9 dei 70 treni soppressi sono stati sostituiti dalla Circumvesuviana con gli autobus, che hanno trasportato gli utenti da Napoli fino a Sorrento. Nessun mezzo sostitutivo, invece, per chi doveva raggiungere Poggiomarino e Baiano (22 convogli saltati) o per supplire ai viaggi lungo tratte più brevi: Napoli - Pomigliano; Napoli - Poggioreale via Torre del Greco; Napoli - San Giorgio a Cremano via Centro Direzionale. Ad aggravare il disagio dei passeggeri, la scarsità di notizie. Tanti sono rimasti in stazione senza sapere bene cosa convenisse fare: attendere che la situazione si sbloccasse, andar via e ricorrere a mezzi propri, aspettare che la Circum mettesse a disposizione il servizio sostitutivo su gomma. «Abbiamo attivato il call center ma è stato subissato di chiamate ed i tempi di attesa in linea sono stati, di conseguenza, lunghissimi», ammettono i responsabili della comunicazione esterna dell'azienda. E' una fase molto tesa nell'ambito delle relazioni sindacali, quella che si vive ormai da mesi in seno alla Circumvesuviana. «Gli investimenti infrastrutturali», recita un recente documento prodotto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Orsa, «dovrebbero essere accompagnati da un piano di sviluppo in termini di servizi qualitativi e quantitativi. Si registra invece un decurtamento degli organici e, per garantire alla meno peggio le corse, si fanno migliaia di ore di straordinario che non garantiscono né sicurezza né qualità». Ieri, infatti, decine di lavoratori hanno detto no allo straordinario e tanto è bastato per paralizzare il servizio. (Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno)

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