mercoledì 25 agosto 2010

Castellammare, i parcheggi della camorra

Strade senza vigilanza dopo lo scioglimento per collusioni della ditta "Sintesi". Gli uomini del clan presidiano il centro: danneggiate le auto di chi non paga

Castellammare di Stabia - Agiscono in coppia. E non vanno per il sottile. I "nuovi" parcheggiatori del clan hanno occupato le strade del centro di Castellammare, da oltre un mese non pattugliate più dagli ausiliari del traffico della Sintesi: la ditta napoletana è stata individuata dalla commissione d´accesso tra quelle inquinate dalla camorra, spingendo ministero e prefettura a chiederne lo scioglimento. Il provvedimento del sindaco Luigi Bobbio ha accelerato la rimozione dei parchimetri dal territorio stabiese. I parcheggiatori abusivi hanno occupato zone che prima invadevano solo a tarda ora. Semplice il metodo: in due si avvicinano alla vettura e chiedono «qualcosa a piacere», almeno 2 euro. Qualche automobilista, che non ha ceduto alle minacce estorsive, al suo ritorno ha trovato gli specchietti rotti, graffi sulle fiancate o pneumatici forati. In molti hanno evitato di sporgere denuncia, ma si sono rivolti a Dimensione Civica: l´associazione di tutela dei consumatori protocollerà una richiesta a Palazzo Farnese. «Chiediamo maggiori controlli da parte della polizia municipale», spiega il coordinatore Terenzio Morgone. «Ci è stata segnalata la presenza di agenti che fingono di non vedere». Il tenente Andrea Minella, della compagnia carabinieri di Castellammare, invita i cittadini a sporgere denuncia: «È l´unico modo per contrastare i parcheggiatori e arrestarli per estorsione». Dalle 20 le aree di parcheggio tra il lungomare Garibaldi, corso Vittorio Emanuele e via Bonito diventano territorio dei posteggiatori del clan. Secondo gli inquirenti, il business dei parcheggi abusivi è gestito direttamente dalla malavita organizzata, che controlla anche i guardamacchine attivi nell´area dei lidi, dove in estate un posto auto può costare dai 3 ai 10 euro al giorno. Tutti soldi che finiscono nelle casse della camorra. (Dario Sautto la Repubblica Napoli)

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