domenica 2 settembre 2007

Provocare per non opporsi


Vico Equense - Lo scheletro dell'ecomostro di Alimuri, uno schiaffo all'immagine e al paesaggio naturalistico della penisola sorrentina, dal 1971 presidia maestoso una delle conche più belle del golfo di Napoli, probabilmente sarà abbattuto ad ottobre a spese del ministero e della Regione Campania. I costruttori, tra cui la moglie di un assessore regionale Ds, avranno la concessione per ricostruirlo altrove e la gestione di un lido. Sulla vicenda ci vuole vedere chiaro la procura di Torre Annunziata, che ha aperto un'inchiesta «per verificare se sussistano ipotesi di reato». I maligni, infatti, sospettano che le agevolazioni concesse alla società Sa.An., proprietaria della struttura, sarebbero state concesse perché ai suoi vertici comparirebbe anche Anna Normale, imprenditrice e moglie di Andrea Cozzolino, assessore alle attività produttive della Regione Campania e tra i candidati alla guida del Pd campano. Gli inquirenti torresi spiegano di «non poter far finta di non vedere» e intanto il procuratore Diego Marmo attende una dettagliata informativa dai carabinieri. L'inchiesta sull'ecomostro in realtà era già stata aperta tempo fa dal pm Sergio Raimondi nell'ambito delle indagini sull'abbattimento di oltre centocinquanta opere abusive. Agli inizi di agosto il consigliere comunale Ds Pasquale Cardone chiese la convocazione di un consiglio comunale per essere informato della vicenda visti i tanti articoli e le polemiche. Il consiglio comunale si è svolto il 31 agosto e in quell’occasione il consigliere diessino ha lanciato una provocazione; al posto di abbatterlo lasciamolo su, almeno così pare … Se la provocazione ha come unico scopo quello di scandalizzare ed è fine a se stessa non serve poi a molto, serve soltanto ad avere un articolo sul quotidiano locale. Provocare vuol dire costringere a riflettere per modificare un atteggiamento radicato, ed è utile solo se propone un'alternativa, altrimenti è sterile. Ad ogni modo più che una provocazione, sembra quasi un modo per distogliere l’attenzione dal tema centrale della vicenda; per la prima volta coloro che hanno commesso un abuso sono premiati dallo Stato.

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