mercoledì 26 settembre 2007

Tagli e disagi, Sos Ginecologia


Vico Equense. Puerpere parcheggiate per molte ore in stanze di un’ala chiusa da tempo per mancanza di infermieri, forti disagi per l’assenza di anestesisti, non solo per l’ostretricia-ginecologia, ma per tutti i reparti. E ancora, attrezzature fondamentali come la sedia da parto, ormai quasi inservibili con conseguenza - in qualche caso - di ginecologi all’opera in ginocchio per far nascere i neonati. Una situazione sempre più allarmante che ha indotto una delegazione di medici del «De Luca e Rossano» a recarsi al Comune per riferire al sindaco Gennaro Cinque il crescente disagio di operatori della sanità e utenti del nosocomio vicano per una situazione che si sta ogni giorno di più incancrenendo, nonostante le ripetute affermazioni dei vertici dell’Asl Napoli 5 circa il potenziamento dell’organico degli infermieri e degli anestesisti e del prossimo arrivo di nuove attrezzature. La progressiva riduzione dei posti letto, la sola ostretricia-ginecologia per la carenza di infermieri da due mesi ha solo 18 posti letto per un’utenza che proviene da tutta la penisola sorrentina e da gran parte dei Monti Lattari, ha indotto il sindaco Gennaro Cinque a chiedere un incontro urgente con Gennaro D’Auria, direttore generale dell’Asl. Il vertice è in programma stamane a Castellammare nella sede dell’Asl 5. Intanto, il sindaco Cinque ha effettuato lunedì una lunga visita al «De Luca e Rossano» per constatare personalmente le carenze segnalate dai sanitari: «Ho verificato di persona che tutte le numerose segnalazioni pervenutemi sono basate su una situazione che mette a rischio la stessa funzionalità dell’ospedale, finora fiore all’occhiello della sanità non solo in costiera. Farò presente al direttore dell’Asl la ferma volontà dell’amministrazione nell’affiancare gli operatori sanitari e i cittadini nel preservare una struttura che in dodici anni di attività è diventata per la qualità dell’assistenza un centro di eccellenza. Se non avremo risposte esaurienti guiderò in prima persona il movimento popolare a difesa del De Luca e Rossano». Lo scorso anno nel nosocomio vicano sono nati circa 1300 bambini con oltre il 50 per cento di parti naturali contro una media regionale del 37 per cento, a riprova che nella struttura vicana è applicata la direttiva dell’Organizzazione mondiale della sanità che privilegia il parto non cesareo. Altro punto di eccellenza è la tecnica indolore, tipologia assistenziale che negli ultimi anni ha fatto scegliere il reparto di ginecologia del De Luca e Rossano a centinaia di mamme. Ora tutto questo è a forte rischio e lo scorso fine settimana il medico di turno ha dovuto aprire di notte una stanza, chiusa per carenza di infermieri, per far fronte all’arrivo di puerpere ed evitare il trasferimento delle stesse a Castellammare, provvedimento che sta diventando usuale a causa della riduzione dei posti letto. «L’ospedale è un bene di tutta la comunità della costiera – afferma Massimo Trignano, ex segretario Ds - ho vissuto l’altra sera con mia moglie i disagi che stanno provando pazienti e operatori, sono pronto ad affiancare tutti coloro che si mobiliteranno a difesa di un diritto come l’assistenza sanitaria».(Mattino di Umberto Celentano)

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