lunedì 11 febbraio 2008

Partito o cartello?

Quando sembrava che la politica italiana avesse toccato il fondo, la mossa di Walter Veltroni ci ha regalato la soddisfazione impagabile di vedere il pallore che domina le facce di tutti i centristi, da Mastella a Casini, da quando hanno capito che dopo il bipolarismo non ci sarà il ritorno della proporzionale ma forse un sano bipartitismo. Forse. Perché, se la sfida solitaria del Pd è oramai un dato certo, non sappiamo ancora se il Pdl di Berlusconi e Fini sarà un partito vero o solo un cartello elettorale, come il vecchio Ulivo. Certo, il nuovo vuole il suo tempo per nascere, ma abbiamo visto troppe federazioni di cartone, troppi patti di consultazione scritti nell’acqua, troppi gruppi unici con sottogruppi incorporati, per non sospettare – sperando di sbagliarci – che il Pdl un uovo di Pasqua con due sorprese al posto di una. (Sebastiano Messina La Repubblica)

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