mercoledì 5 marzo 2008

Convergenza sul nome del dalemiano

Castellammare di Stabia - È Alberto Irace il primo segretario stabiese del Pd. A incaricare l’ex presidente dell’Ato3 e attuale dirigente dell’Acea è stato il neo coordinamento cittadino, nell’ambito del congresso che si è svolto ieri sera nell’ex sede Ds, con 31 voti favorevoli e 18 schede bianche (c’erano tre assenti). Alla presenza di alcuni degli esponenti provinciali che nei mesi scorsi hanno seguito la varie fasi della crisi di maggioranza, tra cui Ciro Cacciola e Geremia Gaudino, una larga maggioranza di esponenti del coordinamento locale ha affidato il mandato a Irace al termine di una lunga discussione tra le varie correnti di partito. Una vittoria nata dall’accordo tra lo stesso neosegretario e il consigliere provinciale Nello Cuomo, siglato già durante le primarie regionali e nazionali. Una fase congressuale non priva di tensioni e scontri tra gli esponenti delle diverse aree, che ha registrato anche diverse astensioni e qualche assenza. La più evidente quella del consigliere comunale Michele Costagliola, eletto capogruppo poche ore pria, che si è detto in contrasto con la segreteria provinciale di Emma Giammattei per l’esclusione di alcuni delegati dell’area De Franciscis. Un malcontento espresso anche attraverso una lettera al coordinamento regionale e nazionale del partito. «Ho ritenuto doveroso denunciare ai vertici regionali e nazionali del partito – spiega Costagliola – alcuni comportamenti perpetrati da chi si è infiltrato sul territorio, proponendo nomi per la direzione del partito senza che di essa si conosca la provenienza». Un riferimento polemico ai quattro delegati nominati in quota alla lista De Franciscis, ritenuti illegittimi dallo stesso consigliere, promotore della lista. Polemiche a parte, a Irace adesso spetterà riprendere i rapporti con l’amministrazione del sindaco Salvatore Vozza, arenatasi su una crisi che da luglio dello scorso anno ha immobilizzato la macchina comunale. Un dialogo che non si profila facile, alla luce della rottura del rapporto fiduciario tra il primo cittadino e gli assessori in quota Pd allontanati dalla giunta, Gaetano Cimmino, Rosario Cuomo e Annapaola Mormone, e promotori delle posizioni sostenuto dallo stesso Irace. Revoca di deleghe a cui sono seguite le dimissioni di Nicola Corrado e Paolo Pisciotta. Un percorso difficile, dunque, da risanare in pochi giorni, visto che per lunedì è attesa la seduta consiliare che avrà il compito di chiarire pubblicamente la crisi di maggioranza. Ore difficili che dovranno portare anche al reintegro di cinque nuovi assessori in quota Pd. (Ciro Saccardi il Mattino)

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