Vico Equense – In Campania 1 l’Udc di Casini, mette in campo, il filosofo Ferdinando Adornato che occupa il posto del segretario regionale Ciro Alfano. Tra i candidati al 14esimo posto, pure, l’ex Sindaco, ed attuale Vicesindaco di Vico Equense Giuseppe Dilengite. Questa volta Udc e Pdl saranno concorrenti, le forze politiche metteranno in atto una campagna elettorale che, almeno sul territorio locale, vedrà inevitabilmente l’impegno del Sindaco Gennaro Cinque (Pdl) e dei suoi assessori, una corazzata in termini di voti, che dovrà riaffermare la sua leadership, limitando le aspirazioni del Vice. In politica i numeri pesano più dei desideri, e non credo che Cinque possa permettersi, a due anni dal suo insediamento, di essere disarcionato da un concorrente moderato e della sua giunta. La scelta di Casini di presentarsi da solo apre, però, la possibilità all’Udc di intercettare e limitare, i voti centristi, che andranno verso il Pd. All’orizzonte si profila uno scontro istituzionale tutto interno al centro destra. Per quanto riguarda il centro sinistra, è la dimostrazione che in tanti anni non ha prodotto una nuova classe dirigente, ed ancora oggi, a poche settimane dal voto non esiste la capacità di modernizzare il Pd. Una crisi profonda, volutamente sottovalutata dalla “nomenclatura” che mira soltanto al mantenimento delle posizioni acquisite. Una prospettiva poco allettante per quell’area riformista che, il 14 ottobre ha chiesto, a gran voce, di cambiare i metodi della politica.
martedì 11 marzo 2008
Io c’entro …
Vico Equense – In Campania 1 l’Udc di Casini, mette in campo, il filosofo Ferdinando Adornato che occupa il posto del segretario regionale Ciro Alfano. Tra i candidati al 14esimo posto, pure, l’ex Sindaco, ed attuale Vicesindaco di Vico Equense Giuseppe Dilengite. Questa volta Udc e Pdl saranno concorrenti, le forze politiche metteranno in atto una campagna elettorale che, almeno sul territorio locale, vedrà inevitabilmente l’impegno del Sindaco Gennaro Cinque (Pdl) e dei suoi assessori, una corazzata in termini di voti, che dovrà riaffermare la sua leadership, limitando le aspirazioni del Vice. In politica i numeri pesano più dei desideri, e non credo che Cinque possa permettersi, a due anni dal suo insediamento, di essere disarcionato da un concorrente moderato e della sua giunta. La scelta di Casini di presentarsi da solo apre, però, la possibilità all’Udc di intercettare e limitare, i voti centristi, che andranno verso il Pd. All’orizzonte si profila uno scontro istituzionale tutto interno al centro destra. Per quanto riguarda il centro sinistra, è la dimostrazione che in tanti anni non ha prodotto una nuova classe dirigente, ed ancora oggi, a poche settimane dal voto non esiste la capacità di modernizzare il Pd. Una crisi profonda, volutamente sottovalutata dalla “nomenclatura” che mira soltanto al mantenimento delle posizioni acquisite. Una prospettiva poco allettante per quell’area riformista che, il 14 ottobre ha chiesto, a gran voce, di cambiare i metodi della politica.
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