giovedì 10 aprile 2008

Sarubbi: "Non sono un lavativo voglio convincere gli indecisi"

Dice che non poteva rifiutare, voleva «di più». Ma lo dice nella lingua dei gesuiti: il "magis". Quando Andrea Sarubbi, 37 anni, romano, giornalista di Radio Vaticana e Rai Uno (già conduttore di "A sua immagine"), uno dei catapultati nella lista del Pd di Campania 1, si è presentato come candidato, ha spiegato di avere attinto dai suoi studi la spinta «a cercare nuovi obiettivi. È il magis in Sant´Ignazio». Sarubbi, l´obiettivo è l´elezione in terra vesuviana. «Questa legge è uno schifo, vabbe´. Ma catapultato e lavativo, no. Io mi impegno, qui macino 7-8 appuntamenti al giorno. Istituti religiosi, centri sociali, volontariato. Ho toccato Quarto, Ponticelli, Barra, San Giorgio, tutta Ischia, Pozzuoli. Vivo da un mese al Pontano. Qualche indeciso l´ho convinto. Vado dove mi apprezzano». Per esempio? «Suore, preti, tanti laici che si dedicano agli altri. Ma lo sa che le suore sono emozionate e mi chiedono l´autografo?». Quale impegno sottoscrive con gli elettori campani? «Fare emergere la solidarietà che non fa rumore, imprenditori sensibili. Un volto che non si vede. Penso a Charles Herisson, agli eredi del Mulino Caputo, anche ai fratelli della Ecologia Bruscino (impresa sotto inchiesta antimafia, poi prosciolta ndr). A Quarto, chi dirige un istituto mi ha detto che i fondi arrivano dallo Stato 20 mesi dopo, se va bene. E non preparano più carne nel vitto: solo patate». Ieri Bassolino era sotto il palco. Che idea ha della crisi campana? «Che Bassolino avrà le sue responsabilità, ma è stato lasciato con il cerino in mano. Anche dai molti che ne hanno tratto vantaggi». (Conchita Sannino da la Repubblica Napoli)

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