giovedì 10 aprile 2008
Piazza di lotta
La piazza è già piena mentre, a non più di tre chilometri di distanza, Veltroni ha quasi finito di parlare e Antonello Venditti sta preparando il concerto. Ma sembrano due mondi distanti anni luce, quello che riempie il Plebiscito e la folla che, alla spicciolata, si raduna ai piedi della statua di Dante per ascoltare Fausto Bertinotti, candidato premier per la Sinistra Arcobaleno. 15mila sostengono gli organizzatori, altre fonti parlano di circa 2mila persone. Bertinotti parla di precariato, accusa la legge 30 di aver trasformato «i lavoratori come taxi, dai quali si sale e si scende. Li pagassero almeno, come i taxi, e invece questo non accade». Altro tema trattato, il contrasto alla camorra, alla mafia, alla 'ndrangheta deve essere fatto ''con la faccia aperta, a voce alta e chiara": "Se una classe politica non lo fa non è degna di stare nel Mezzogiorno". Bertinotti a Napoli cita Roberto Saviano e il suo libro Gomorra: anche quello ha fatto capire che la criminalità organizzata "non avrebbe vita se non avesse una cerniera con l'economia illegale, con certi ambienti della politica". Da qui l'ennesimo appello a combattere la camorra, senza riserve.
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