martedì 8 settembre 2009

Arriva Bersani, nel Pd si litiga

E venne il giorno di Bersani. L´ex ministro arriva oggi a Napoli, ed è l´ultimo della terna di candidati alla segreteria nazionale che viene a prendere contatto diretto con il clima campano del Pd. Ignazio Marino è stato a Casal di Principe. Enrico Franceschini ha già girato in lungo e in largo la regione in due occasioni (e ieri Sergio D´Antoni era a Napoli a incontrare lavoratori di Pomigliano). Ora tocca al terzo uomo (alle 17 alla Mostra d´Oltremare e alle 19.30 a Caserta, Grand Hotel Vanvitelli), peraltro accreditato dei favori del pronostico: oltre a Bassolino, all´area Letta e a quella Bindi, su Bersani veleggia anche il sindaco di Salerno Enzo De Luca, gli ex popolari di rito Fioroni, vale a dire Salvatore Piccolo, e oscilla Pasquale Sommese, con Franceschini per il nazionale, ma con il bersaniano Amendola per la segreteria regionale. Un quadro che spiega anche la polemica di ieri tra due ex compagni di squadra. All´epoca di Veltroni, Tonino Amato e Sommese avevano dato vita insieme a una formazione interna, ma oggi Amato è con Franceschini e spara a zero: «Stiamo dando alla gente un´impressione di stato confusionale del partito in Campania. Mi chiedo che fine abbiano fatto tutte le voci critiche che pure si erano sollevate in tutti questi anni. Si ha l´impressione di un tentativo di normalizzazione del partito per riprodurre poi, a giochi fatti, le stesse faide interne. Ho l´impressione che si siano messe a tacere le differenze politiche per meri calcoli di opportunità». Una filippica contro l´ammassamento di forze sotto le bandiere di Bersani. Ma la censura arriva fino a Sommese che, pur di recuperare l´Udc, si è spinto a ipotizzare l´offerta di candidatura di De Mita nelle primarie per la scelta del candidato alla Regione. «Su quali temi convergono in Campania i programmi del Pd e dell´Udc? – si chiede Amato – È giusto inseguire De Mita, addirittura per le primarie?». Dal fronte bassoliniano ecco invece Michele Caiazzo mettere tutti sull´avviso: «Sarebbe necessario posticipare le elezioni dei segretari provinciali e dei coordinatori di circolo a dopo le elezioni regionali. In tal modo dirigenti nazionali e regionali e iscritti potrebbero, dopo il congresso del 25 ottobre, dedicare tutte le proprie energie alla competizione elettorale». Scadenza quest´ultima che agita anche il centrodestra. Ieri il coordinamento regionale del Pdl ha allestito il programma della festa regionale, che si terrà a Scafati il 12 e 13 settembre (interverranno anche Mara Carfagna e De Mita, e Berlusconi via telefono), e si è dato mandato a formare entro settembre i gruppi unici al Comune di Napoli e alla Regione, in tempo per la convention di Napoli, dal 2 al 4 ottobre, nella quale si dovrebbe designare il candidato governatore. E ieri un ministro come Gianfranco Rotondi è arrivato a dire plausibile una presidenza De Mita: «Lo fece anche Giscard d´Estaing nella sua regione dopo essere uscito dall´Eliseo». A ogni modo, spiega Rotondi, «i sondaggi direbbero in primo luogo Carfagna. Poi, se lei continua a essere scettica, Cosentino». Ma attenzione, «se la situazione entra in stallo, allora sarà Berlusconi a decidere, magari accondiscendendo a una richiesta per la Campania da parte di Casini». (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un senso a questa storia?!?
Io piuttosto vorrei dare un senso a questa rottura di balle infinita che è il congresso del PD a tutti i livelli.
Ci avete rotto i maroni voi e gli infiniti congressi convocati e rimandati!!!
Non me lo ricordo più quand'è che è cominciato in Campania, una fase costitutiva che sembra durare da sempre.
E smettetela adesso, siate seri.
E che cazzo!!!