martedì 8 settembre 2009

Scuola, il Sindaco va avanti con la riorganizzazione

Vico Equense - Il progetto di riorganizzazione delle strutture scolastiche, così come previsto dalla delibera di consiglio comunale, va avanti, nonostante la sentenza del Tar, in cui si ritiene che l’amministrazione comunale non è competente in materia di dimensionamento scolastico. Il Sindaco, nei giorni scorsi, ha inviato una disposizione scritta ai dirigenti scolastici, da cui si evince chiaramente che non cambia nulla. L’amministrazione si legge da Metropolis “dispone che siano resi operativi gli interventi di trasferimento/accorpamento dei plessi scolastici così come adottati e deliberati dal consiglio comunale, nonché di tutti quegli atti correlati”. "Il presente atto d’indirizzo – aggiunge il Sindaco – trova il suo fondamento nella volontà politica dell’amministrazione comunale di Vico Equense di rispondere in modo appropriato alle esigenze formative della città e rappresenta uno degli strumenti indispensabili di pianificazione dell’offerta pubblica di istruzione alla luce della nuova riforma emanata dal Governo nazionale, la cosiddetta riforma Gelmini”. Meno edifici scolastici ma dotati di nuove e maggiori attrezzature. E' questo il principio che ha spinto l'Amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque ad effettuare un accorpamento e una riorganizzazione delle scuole del territorio. Nella sua comunicazione il Primo cittadino spiega che la gara d’appalto per il trasporto pubblico, è già stata aggiudicata e fra breve sarà affidata. Quella per la mensa, invece, è stata aggiudicata ed affidata. In sintesi la riforma prevista dall’amministrazione Cinque prevede la soppressione dei plessi siti in Ticciano e Montechiaro, il cui numero di alunni attualmente è inferiore a cinquanta. La scuola media inferiore di Arola, attualmente allocata in un immobile non di proprietà comunale e non idoneo allo svolgimento delle attività didattiche, verrà trasferita presso l'istituto che ha sede nella frazione di Fornacelle. Le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria inferiore della piana di Massaquano - S.Andrea saranno riorganizzate mentre l'istituto elementare di Fornacelle verrà trasferito ad Arola. "Il provvedimento adottato – ha spiegato Gennaro Cinque - ha la finalità di migliorare le condizioni generali delle strutture per offrire ai nostri ragazzi ambienti conformi, igienicamente sani, in edifici sicuri. Inoltre ritengo sia fondamentale sviluppare percorsi didattici idonei e questo potrà avvenire solo dividendo le classi per fasce d'età ed abolendo definitivamente le pluriclassi". Per venire incontro alle famiglie l'Amministrazione ha organizzato un servizio trasporto che prevede forti agevolazioni. La tariffa ordinaria del pulmino verrà ribassata mentre per i destinatari dei provvedimenti di accorpamento il costo da sostenere sarà irrisorio, ossia pari a 5 euro al mese.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Gennaro sei un grande.
Se applicassi la stessa mano ferma nella difesa del paesaggio di questa sfortunata città saremmo un paese modello, dove si disincentiva l'utilizzo dell'auto, si incentiva l'agricoltura e non il taglio degli alberi per fare parcheggi, si vivrebbe di turismo e non di edilizia, e ad essere miliardari non sarebbero i geometri abusivisti ma gli albergatori e i tour operators, un po' come Sorrento.
Ma a noi evidetemente non piace il modello Sorrento, piace il modello S.Maria la Carità.
Vergogna.

Anonimo ha detto...

Non riesco a capire con quale faccia riesca a continuare con questa falsa.
Solo qui possono succedere queste cose. Stiamo nel 2010 ed abbiamo una linea che a confronto la vecchia 56k è una Ferrari e questo pensa ai suoi affari e ai suoi interessi.

Anonimo ha detto...

FARSA. Si dice faRsa con ERRE.
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Anonimo ha detto...

Con "la" ERRE vorrai dire!!!

Anonimo ha detto...

personalmente sono per una riorganizzazione delle scuole. Credo che l'idea di chiudere scuole fatiscenti ed evitare multiclassi sia da condividere. Quello di cui sono perplessa è possibile farlo se esiste una sentenza del TAR? Ciao Paola

Anonimo ha detto...

gli edifici sono dei cittadini. oggi non ci sono bambini ,è vero,ma chi ci assicura che sarà sempre così?se si avrà un boom demografico che si farà ? ce li darà Gennaro Cinque i soldi per ricostruire le scuole? in merito alle scuole fatiscenti, gli alunni di arola si distinguono per preparazione e comportamento. so di lamentele per la scuola di ticciano ,basta trasferire i docenti.gli edifici non si toccano, se scompare la scuola le frazioni si trasformano in dormitori, le case si deprezzano, e si assisterà ad una progressiva digregazione sociale .anna maria.

Anonimo ha detto...

Per Paola.
Errore. il tar campania in piena confusione tra plessi, edifici, dimensionamento e punti di erogazione, una confusione francamante imbarazzante, delibera che
3. – Conclusivamente, il ricorso principale ed il primo ricorso per motivi aggiunti sono fondati e vanno accolti per quanto di ragione e nei limiti specificati in motivazione, con conseguenziale annullamento dei provvedimenti emessi dal Comune nella parte in cui tali atti provvedono a chiudere il plesso scolastico di Montechiaro e quello di Ticciano, nonchè a costituire nel territorio comunale due plessi scolastici in luogo dei quattro precedentemente esistenti; per il resto, essi sono parzialmente improcedibili, mentre è inammissibile il secondo ricorso per motivi aggiunti.
OVVERO NON ANNULLA LA DELIBERA MA LA RIFORMA PARZIALMENTE. sarebbe a dire che tutto il piano fatto a novembre 08 è pienamente leggittimo. Annulla il dimensionamento che non era stato applicato e confonde plessi con istituti.

Anonimo ha detto...

Ma, ultimo anonimo, che interpretazione dai della sentenza del TAR nella parte in cui richiama la sentenza della Corte Costituzionale in quanto applicabile a tutti i rapporti non definiti?
e' evidente che la delibera consiliare è stata annullata per intero.
Poi, magari, spiegaci perchè l'attenzione pedagogica che detemina le sclete dell'amministrazione, spinge a trasformere gli edifici, oggi destinati a scuola, in parcheggi e centri benessere?
forse, è questa la prospettiva che si immagina per Vico? parcheggi e strutture private.
Una domanda: ma se, per esempio, a messa va meno gente che in passato si pensa di chiudere le chiese, venderle e trasformarle in parcheggi?
Non mi risulta!.