Di giorno lavorava come cassiere in una catena di supermercati di Teramo, di notte era noto nei locali della movida abruzzese come Lady Limoncella, e si esibiva in spettacoli di Drag Queen. Il 34 enne di nome Giuseppe, originario di Sorrento, da anni risiede nella provincia abbruzzese. Secondo la ricostruzione del legale, il giovane è stato tradito da un filmato pubblicato su YouTube che avrebbe svelato la sua doppia identità al datore di lavoro. Quest'ultimo lo avrebbe così minacciato di ridicolizzarlo rendendo pubblico il filmato, costringendolo a firmare una lettera di licenziamento in cambio del suo silenzio. Poi, dopo aver firmato le dimissioni, ci ripensa e le ritira ma scatta il licenziamento per aver violati gli "obblighi di correttezza e dirittura morale". L'azienda, dal canto suo, nega tutte le accuse e ribatte che il motivo è tutt'altro: il ragazzo sarebbe infatti andato a ballare in discoteca durante un periodo di malattia ed il fatto che fosse vestito in abiti femminili è del tutto irrilevante ai fini del licenziamento. "Non facevo niente male"; ha detto Giuseppe ai microfoni del Tg1, "il mio era un hobby come un altro: mi diverto a ballare". Su YouTube impazza il video delle sue esibizioni.mercoledì 13 gennaio 2010
Discriminazione sessuale?
Di giorno lavorava come cassiere in una catena di supermercati di Teramo, di notte era noto nei locali della movida abruzzese come Lady Limoncella, e si esibiva in spettacoli di Drag Queen. Il 34 enne di nome Giuseppe, originario di Sorrento, da anni risiede nella provincia abbruzzese. Secondo la ricostruzione del legale, il giovane è stato tradito da un filmato pubblicato su YouTube che avrebbe svelato la sua doppia identità al datore di lavoro. Quest'ultimo lo avrebbe così minacciato di ridicolizzarlo rendendo pubblico il filmato, costringendolo a firmare una lettera di licenziamento in cambio del suo silenzio. Poi, dopo aver firmato le dimissioni, ci ripensa e le ritira ma scatta il licenziamento per aver violati gli "obblighi di correttezza e dirittura morale". L'azienda, dal canto suo, nega tutte le accuse e ribatte che il motivo è tutt'altro: il ragazzo sarebbe infatti andato a ballare in discoteca durante un periodo di malattia ed il fatto che fosse vestito in abiti femminili è del tutto irrilevante ai fini del licenziamento. "Non facevo niente male"; ha detto Giuseppe ai microfoni del Tg1, "il mio era un hobby come un altro: mi diverto a ballare". Su YouTube impazza il video delle sue esibizioni.
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