lunedì 5 luglio 2010

Escursionista disperso salvato dai contadini

Sant’Agnello - Ore di apprensione ieri mattina per un escursionista disperso nella zona collinare tra Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. Sono da poco passate le dieci del mattino quando arriva la segnalazione ai carabinieri. È lo stesso A.I., quarantasette anni di Sant’Agnello, a dare l’allarme ed a far temere per la propria sorte. Nel corso di una concitata telefonata, partita dal suo telefonino e diretta al numero di emergenza, l’uomo riferisce di aver perso l’orientamento e di vagare da due giorni senza meta tra i boschi della costiera. Poche le indicazioni fornite ai militari che in mancanza di ulteriori indizi devono considerare l’intera fascia collinare della costiera sorrentina come potenziale area di ricerca. Non a caso nelle operazioni vengono coinvolti sia i sanitari del 118 che arrivano a Sorrento con un elicottero per velocizzare l’opera di pattugliamento. Tuttavia, ci sono alcune zone dove la vegetazione è fitta e lo stesso mezzo aereo ha notevoli difficoltà ad avvicinarsi. Intanto nelle operazioni vengono coinvolti i vigili urbani di Sant’Agnello, Comune di residenza dell’escursionista, dove sono in molti a conoscere la sua passione per il trekking. Con il contributo degli agenti della polizia municipale e di volontari le ricerche si indirizzano verso la zona al confine tra Sorrento, Massa Lubrense e Sant’Agnello, sul versante del golfo di Positano, con l’ausilio di un gommone in dotazione al nucleo navale dei carabinieri di Sorrento e di una imbarcazione di soccorso in mare dell’Associazione nazionale carabinieri. E proprio qui, precisamente in località punta Sant’Elia, A.I. viene individuato da due contadini che abitano nella zona verso le tre del pomeriggio, quando sono passate più di quattro ore dal momento dell’allarme. Il luogo del ritrovamento è alquanto isolato, poco frequentato e coperto dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea. Le sue condizioni fin dal primo momento non destano particolari preoccupazioni, considerato che, fatta accezione per qualche graffio e dolori generici alle gambe, è stato lo stesso escursionista a tranquillizzare i sanitari che lo visitano. Restano da chiarire i dettagli dell’intera vicenda. In particolare, l’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata sulla verifica dei tempi di permanenza dell’uomo nella boscaglia. (fr. ai. il Mattino)

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