Sorrento - Presa di posizione di giovani cittadini e volontari ambientalisti contro il temibile fenomeno del bracconaggio che soprattutto nel periodo autunnale si trasforma in una vera e propria guerra contro rapaci ed uccelli appartenenti a specie protette che dopo essere stati feriti dai cacciatori armati di doppiette vengono lasciati al suolo in attesa della morte che sopraggiunge di solito dopo una lunga agonia. Diverse ore del ponte di ognissanti sono state dedicate alla ricerca delle mortali trappole che l’esercito di bracconieri lascia disseminate e mimetizzate lungo la vegetazione dei boschi in attesa della cattura di uccelli di piccola taglia. L’obiettivo principale è stato quello di rendere inoffensivi i pericolosi archetti, trappole a scatto che una volta azionate scattano chiudendosi sulle zampe dei volatili, spesso spezzandole o dissanguando gli uccelli più piccoli. La task-force dei guastatori ha battuto in diverse ore molti dei sentieri di montagna praticati anche dagli escursionisti identificando nell’erba schiacciata decine di archetti pronti a mordere con la loro forza gli ignari volatili attirati solitamente dalle bacche rosse che si stagliano a circa un metro di altezza dal suolo. È proprio vicino a queste particolari piante che le trappole vengono innescate dai bracconieri. Trovate anche diverse reti per la cattura degli uccelli in volo che lunghe decine di metri e posizionate tra più alberi in mezzo alla boscaglia avevano il compito di catturare indistintamente qualunque specie di volatile impegnato ad attraversare determinate zone durante il periodo di migrazione. In alcuni metri di rete i giovani volontari hanno rinvenuto anche uccelli ancora vivi e successivamente liberati grazie ad una paziente opera praticata con piccole forbici con le quali sono state allargate le piccole sacche di rete nelle quali erano rimasti imbriglianti piccoli uccelli. Le reti sono state anche rimosse, imbustate e predisposte per essere eliminate con il criterio della raccolta differenziata. Il gruppo di giovani guastatori ha chiesto per il momento di mantenere l’anonimato in attesa dell’intervento della forestale. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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