giovedì 25 novembre 2010

Un ruolo nazionale per Punta Campanella

Il direttore Antonino Miccio eletto nel direttivo dell’Associazione Italiana Direttori Aree Protette. “Il nostro impegno per difendere il grande valore dei parchi”

Massa Lubrense - Il direttore dell’Area marina protetta di Punta Campanella, Antonino Miccio, è stato eletto nel direttivo dell’AIDAP (Associazione Italiana Direttori Aree Protette). Un importante riconoscimento al ruolo svolto dal direttore in questi anni alla guida del Parco marino più longevo della Campania. L’elezione è avvenuta il 20 novembre durante l’assemblea a Badia Prataglia (Ar). All’incontro, svoltosi il 19 e 20, hanno partecipato quasi tutti i direttori dei Parchi nazionali e delle Aree marine protette italiane e diverse associazioni tra cui Federparchi. Al centro del dibattito nella due giorni dell’AIDAP, il grave tema della crisi che colpisce i parchi nazionali. Gli stanziamenti a favore delle aree protette infatti, nonostante l’impegno del ministero dell’ambiente, non saranno neanche all’altezza della spesa, già ridotta, del 2009. Inoltre i fondi del 2010 ancora non sono pervenuti del tutto. “L’azione di sinergia è fondamentale in questo momento di grave crisi- sottolinea Antonino Miccio, direttore dell’AMP Punta Campanella- I Parchi terrestri e le aree marine protette rappresentano una rete di buone pratiche e sono una risorsa fondamentale per il nostro paese. E’ giusto che facciano sentire la propria voce con forza per garantire quelle risorse necessarie non solo alla sopravvivenza ma anche e soprattutto alla progettualità. C’è soddisfazione per l’incarico che mi è stato affidato e cercherò di onorarlo al meglio”. Nel documento finale dell’assemblea AIDAP, i direttori pongono una serie di quesiti al governo e, più in generale, alla politica tutta. “Come si possono firmare i più importanti accordi internazionali e allo stesso tempo tagliare le risorse che servono alla loro attuazione?”- si legge nella nota - Come faremo a portare l’Italia al 20% minimo di aree protette, come sottoscritto dal nostro governo a Nagoya in Giappone, entro il 2020 se già nel 2011 non ci saranno le risorse per tirare avanti?”. Su questi temi i direttori dei parchi hanno aperto un serio confronto, raggiungendo una fortissima sintonia. Ora si attendono risposte concrete da parte del governo .

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