Caterina Pace propone un registro regionale dei tumori

Regione Campania - La nuova coordinatrice regionale donne dell’Italia dei Valori, Caterina Pace, ha subito cominciato a lavorare al programma che ha presentato al Congresso regionale che l’ha recentemente eletta, affrontando uno dei punti cui tiene particolarmente come donna e come medico: l’istituzione di un registro dei tumori. In una suo recente sopralluogo a Taverna del Re, in qualità di Consigliera provinciale, insieme ad una delegazione giovanile del partito, ha ascoltato i manifestanti e le loro storie e ha dato a tutti un semplice consiglio che servirà a stimolare l’istituzione del registro dei tumori per poter accertare le probabili relazioni tra la presenza di discariche e l’incidenza delle malattie tumorali: “I manifestanti che presidiano le discariche si automuniscano di un quaderno su cui annotare le proprie storie personali che possano costituire la denuncia ‘vivente’ della correlazione tra tutte le patologie, in particolare quelle oncologiche, e i siti di stoccaggio troppo spesso incontrollati come lo sono attualmente le discariche” Inoltre, aggiunge Caterina Pace: “Siamo stati a Giugliano per incontrare i cittadini che pacificamente da giorni si adoperano per evitare che il disastro ambientale delle discariche prosegua impunemente il suo percorso; le persone hanno raccontato le loro storie funestate da malattie incurabili, che hanno decimato intere famiglie, bambini compresi. In questo contesto, è emersa soprattutto la trascuratezza delle istituzioni. E’ così che l’Asl redige i suoi verbali incurante della salute pubblica. E’ così che la Regione, martoriata dall’emergenza rifiuti, non ha l’opportunità di verificare e quantificare i danni che ne derivano, E’ così che una delibera può essere ‘dimenticata’ in qualche cassetto. E’ urgente – conclude il capogruppo IDV al Consiglio provinciale di Napoli - riempire questo vuoto vergognoso istituendo al più presto un registro regionale dei tumori che restituisca dignità ad una popolazione che lotta per riaffermare il proprio diritto alla salute“. (di Marica Esposito)