"Andare alle elezioni sarebbe per il paese un'avventura, perchè non ne potrebbe uscire una maggioranza solida. Anzi ci si potrebbe trovare nella condizione di dover rivotare, con un avvitamento tale da creare veramente elementi di rischio e di pericolo". Lo ha detto il presidente di Democratica, Walter Veltroni, aprendo nella sede della fondazione un confronto sulla crisi del paese, presenti anche Enrico Letta, Sergio Chiamparino e Marco Follini. Secondo Veltroni la "conclusione di un ciclo è nelle cose, se non ancora nelle conseguenze politiche e probabilmente neppure negli orientamenti elettorali più diffusi, anche se si registra un costante e permanente calo di consenso attorno alla maggioranza. Però non si vede all'orizzonte, come nelle altre democrazie occidentali, ciò che è fisiologico, cioè l'alternativa". Per l'esponente Pd occorre "evitare le elezioni " e favorire "un governo che ridia prestigio e forza al paese.
Non c'e' assolutamente alcun automatismo tra l'apertura di una crisi di governo e le elezioni anticipate, soprattutto se e' il governo che tradisce il mandato elettorale. Non è, quindi, nelle mani di chi ora governa la decisione di sciogliere il Parlamento. Lo scioglie soltanto il Capo dello Stato, che deve però riscontrare l'inesistenza di una maggioranza in grado di governare il paese. Perciò lo sforzo nel caso si apra una crisi deve essere quello di dare al paese un governo in grado di rispondere agli impegni europei, di cambiare la legge elettorale e di fronteggiare alcuni delle principali emergenze". Veltroni ha sottolineato come nei prossimi mesi ci saranno delle precise scadenze a livello europeo: di fronte a esse "non possiamo essere nella condizione nè di avere un governo così fragile come quello di Berlusconi nè di essere in campagna elettorale". Quanto alla legge elettorale: "Abbiamo bisogno di cambiarla per garantire che chi vota scelga il governo e scelga i suoi rappresentanti, senza situazioni distorsive come un premio di maggioranza che scatti in assenza di qualsiasi soglia, che in ogni caso come dimostra Berlusconi non mette al riparo dall'ingovernabilità". (Agi)
Non c'e' assolutamente alcun automatismo tra l'apertura di una crisi di governo e le elezioni anticipate, soprattutto se e' il governo che tradisce il mandato elettorale. Non è, quindi, nelle mani di chi ora governa la decisione di sciogliere il Parlamento. Lo scioglie soltanto il Capo dello Stato, che deve però riscontrare l'inesistenza di una maggioranza in grado di governare il paese. Perciò lo sforzo nel caso si apra una crisi deve essere quello di dare al paese un governo in grado di rispondere agli impegni europei, di cambiare la legge elettorale e di fronteggiare alcuni delle principali emergenze". Veltroni ha sottolineato come nei prossimi mesi ci saranno delle precise scadenze a livello europeo: di fronte a esse "non possiamo essere nella condizione nè di avere un governo così fragile come quello di Berlusconi nè di essere in campagna elettorale". Quanto alla legge elettorale: "Abbiamo bisogno di cambiarla per garantire che chi vota scelga il governo e scelga i suoi rappresentanti, senza situazioni distorsive come un premio di maggioranza che scatti in assenza di qualsiasi soglia, che in ogni caso come dimostra Berlusconi non mette al riparo dall'ingovernabilità". (Agi)
2 commenti:
E certo Uolter, se andiamo a votare adesso a voi del PD e Al Pdl vi fanno un culo come una capanna visto che il PDL si è "sputtanato" alla grande(mai definizione fù più precisa) e il PD si compone della più insipiente classe dirigenziale che si sia mai vista in Italia.
Per questo motivo non si vuole andare al voto, cercano tutti di recuperare mentre il nostro paese e le nostre vite annegano in un mare di cazzate di cui non interessa niente a nessuno.
Caro Uolter: VAI A CAGARE!!!
Con affetto.
Ciao
il problema è che nel nostro amatissimo Paese ci son venti milioni di nostri connazionali che fanno spudoratamente i loro affaracci e se ne fregano dell'onestà, della moralità e di pagare le tasse ; finchè abbiamo in giro gente che li permette di fare questo non succederà mai nulla di veramente civile.roberspierre 2010
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