Sorrento - Rappresenterà il principale argomento sul quale verterà la discussione nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale: la metanizzazione dell’area cittadina. L’argomento era già all’ordine del giorno dell’ultima sessione, ma si è deciso di posticiparlo per avere più tempo per analizzare le varie problematiche. La questione, infatti, è alquanto complessa, come conferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Mariano Pontecorvo: «prima di dare il via libera al progetto pretenderemo dalla Seteap-Napoletanagas precise rassicurazioni circa le prescrizioni che intendiamo imporre». «Innanzitutto – spiega Pontecorvo – vogliamo il coinvolgimento anche delle altre aziende che forniscono elettricità, acqua potabile e telefonia, in modo che, in occasione della posa delle tubature del metano, si realizzino anche i sottoservizi: non è possibile che al minimo guasto le nostre strade diventino come forme di gruviera piene di buche e rattoppi approssimativi». I vincoli che il Comune intende porre sono anche altri. «La ditta appaltatrice – aggiunge Pontecorvo – dovrà impegnarsi a sistemare le strade dove verranno eseguiti gli scavi, rifacendo completamente il manto di asfalto oppure, come nel caso del centro storico, riposizionando nuovamente la pavimentazione in basoli o cubetti di porfido lungo l’intera carreggiata per evitare che possano crearsi dossi o avvallamenti ed i lavori dovranno essere eseguiti a tratte non superiori ai 50 metri». «Previste anche precise modalità circa i tempi di esecuzione dei lavori che, come precisa Pontecorvo, «non potranno essere eseguiti nel periodo tra i mesi di marzo ed ottobre per evitare danni al turismo». Una serie di vincoli, dunque, ai quali la Seteap-Napoletanagas deve sottostare se non vuole dire addio ai finanziamenti stanziati dal ministero dello Sviluppo economico di 9milioni e 500mila euro, la metà del costo totale dell’intervento. «Noi non siamo contrari al metano, anzi – chiosa l’assessore – ma ciò non toglie che le opere dovranno essere eseguite secondo precisi criteri. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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