Massa Lubrense - Firmata la convenzione tra il comune e il Fai (Fondo ambiente italiano) per il progetto di promozione del turismo culturale con la valorizzazione dei percorsi escursionistici comunali tra la Punta Campanella e la Baia di Jeranto. Mettere insieme gli immobili di recente acquisiti dal comune di Massa Lubrense, il complesso storico-archeologico di Punta Campanella, l’area circostante e la casa dell’ex farista, e quelli del compendio agricolo e archeologico-industriale donato dall’ex IRI al Fai nella Baia di Jeranto per costituire un ”circuito” di sentieri, camminamenti e percorsi, sia terrestri che marini di notevole valore storico e paesaggistico, culminante nella realizzazione d’un «Rifugio marino»: questo il risultato della convenzione firmata dal sindaco Leone Gargiulo e dal rappresentante del Fai Marco Magnifico Fracaro presso la sede municipale di Massa Lubrense in esecuzione d’una delibera di giunta del 23 dicembre scorso. Il Piano di fattibilità previsto dal Comune di Massa Lubrense e dal Fai, parte dalla comune volontà di recuperare e promuovere la valorizzazione di Punta della Campanella e della Baia di Jeranto secondo criteri di salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio, della memoria e della cultura locale, e d’una equilibrata fruizione in un programma di turismo attento all’ambiente, alla storia ed all’archeologia. Nel riordinare e sistemare la sua rete sentieristica di circa 105 chilometri, il comune di Massa Lubrense, oltre al recupero della torre di guardia antisaraceni e della casa del farista per una pubblica utilizzazione, stilerà una scaletta di priorità con interventi diretti sugli itinerari per raggiungere da Termini, con la via di Minerva, Punta Campanella e la Baia di Jeranto da Nerano attraverso un’antica stradina comunale; da parte sua il Fai collegandosi alla rete dei percorsi terrestri e marini accoglierà i visitatori ed i turisti in una serie di strutture e servizi, il «Rifugio marino» individuato nell’ex villaggio industriale dell’Ilva di Bagnoli dove, nell’ex abitazione del custode, ha già realizzato un Museo della cultura contadina locale. Coinvolgendo nel progetto anche l’ente Parco marino di Punta Campanella e le autorità preposte, l’amministrazione comunale ed il Fai provvederanno non solo ad organizzare e regolamentare le vie d’acqua, l’uso della costa e degli approdi nella Baia di Jeranto, ma attiveranno anche progetti di promozione ed iniziative culturali in grado di coinvolgere le residue risorse culturali ed ambientali del territorio lubrense: le associazioni Pro Loco, l’Archeoclub lubrense, le scuole ed in particolare la sezione distaccata dell’istituto polispecialistico «San Paolo» di Sorrento. Con la realizzazione del progetto si prevedono nuove figure di lavoratori, soprattutto per i giovani. (Gennaro Pappalardo il Mattino)
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