lunedì 24 gennaio 2011

Aldo Starace: “bisogna governare nell’interesse della collettività”

Durante l’incontro svoltosi presso l’hotel Aequa sono state tracciate le linee guida per una buona amministrazione della città

Vico Equense - Ecomostro di Alimuri da abbattere, complesso della Santissima Trinità da acquistare e utilizzare nell’interesse della cittadinanza, sviluppo di politiche ecosostenibili, formazione di una nuova classe di governo che amministri il paese seguendo un’etica e una morale. Questi i principali argomenti trattati nel corso dell’incontro pubblico svoltosi presso l’hotel Aequa durante il quale l’avvocato Aldo Starace ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Vico Equense alle prossime elezioni amministrative. “Ritornare in politica è stata una scelta sofferta – spiega Aldo Starace – perché significa cambiare totalmente il mio modo di vivere e sacrificare la mia professione. Ma l’entusiasmo del folto gruppo di giovani che ha fondato il movimento ‘Direzione ostinata e contraria’ mi ha travolto. Condivido pienamente i loro obiettivi e sono lusingato dalla decisione di volermi come loro leader. Sono sicuro che insieme potremo dar vita ad un nuovo modo di governare il paese, finalizzato all’interesse della collettività e non di pochi, come sta accadendo oggi”. Specializzato in diritto amministrativo, Aldo Starace attualmente è socio dello studio legale associato Allodi-Starace di Napoli, con sedi a Roma e a Bologna. Esperto dei meccanismi di gestione e di funzionamento della macchina comunale, è ben a conoscenza delle problematiche del territorio della penisola sorrentina. E’ nato a Vico Equense, città dove ha vissuto gran parte della sua vita e a cui è profondamente legato. Ha aderito al PCI nel 1975, dopo aver vissuto un’esperienza politica in un comitato per le spiagge libere. E’ stato consigliere comunale e componente della Comunità Montana Penisola Sorrentina-Monti Lattari per nove anni, ha fatto parte della commissione urbanistica del Comune di Napoli ed è stato consigliere provinciale di Napoli dal 1990 al 1995, sempre per il PCI. Dal 1995 ha abbandonato ogni impegno politico dedicandosi esclusivamente alla professione di avvocato ma oggi ha deciso di rimettersi in gioco. “Ciò che attualmente manca in questo paese è la programmazione – continua Aldo Starace – non si possono chiudere le scuole se prima non si creano altri edifici adeguati ad accogliere la comunità scolastica. Non si può pensare di amministrare una città prendendo decisioni il giorno prima per quello successivo. Soprattutto non si possono fare scelte per soddisfare l’interesse di pochi. Ci batteremo affinché ciò non accada più e si possa finalmente andare in direzione contraria”.

Nessun commento: