E' sempre più caos nel partito democratico napoletano dopo l'esito contestato delle primarie del 23 gennaio scorso. Nel corso di una lunga conferenza stampa, Umberto Ranieri, il candidato Pd superato dal bassoliniano Andrea Cozzolino, ha definito "politicamente avventata, improvvida, sbagliata, lesiva dello statuto del partito, inaccettabile sul piano procedurale, incomprensibile" la decisione della segreteria nazionale di commissariare il partito provinciale. "Una sorta di ritorsione contro Tremante che ha parlato di come sono andate veramente le cose". Il responsabile per il Mezzogiorno del Pd ha poi definito la convention dei cozzoliniani "una risposta arrogante alla richiesta di Bersani di fare un passo indietro" e si è detto vittima di "un vecchio sistema di potere che ha fatto ricorso a tutti i mezzi per resistere alla svolta che si voleva imprimere". Un sistema fatto di "pressioni su beneficiati perché non dimenticassero i favori ricevuti dal potere, clientelismi e nuove promesse, intrusione di galoppini della destra e i loro codazzi di sostenitori, fino ad evidenti manipolazioni del voto in alcuni seggi. Uno sconcio". I prossimi passi del partito, secondo Ranieri, dovranno essere riavviare la Commissione di garanzia, che nei giorni scorsi aveva interrotto i lavori, e creare un dialogo tra la segreteria nazionale del partito e quella provinciale e conclude dicendo di non escludere "l'incontro con altre forze, compreso Casini". (Repubblica.it)
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