lunedì 17 gennaio 2011

Scure sui rimborsi, stop ai taxi gratis per gli assessori

Provincia di Napoli - Niente più taxi gratis per gli assessori: la Provincia di Napoli taglia il rimborso sui trasporti agli esponenti della giunta e fa calare la scure sull'analogo budget destinato ai suoi dirigenti. La decisione è stata presa dallo stesso esecutivo guidato da Luigi Cesaro, con una delibera datata 11 gennaio. Erano circa 60, fino allo scorso anno, gli abilitati a chiedere il rimborso taxi a Palazzo Matteotti: i 12 assessori, il direttore e il segretario generale, i direttori d'area e infine, tutti i dirigenti. Il meccanismo, attivo dal 2008 ovvero già dalla precedente consiliatura di centrosinistra presieduta dal verde Dino Di Palma, prevedeva sostanzialmente la possibilità per amministratori e dirigenti dell'Ente di usufruire del tassì in maniera da spostarsi agevolmente tra le sedi istituzionali e amministrative. Gli uffici provinciali infatti sono disseminati in tutta la città: piazza Matteotti (dove c'è l'attività politica e di giunta); via don Bosco (dov'è ubicata gran parte degli uffici tecnici); via Santa Maria la Nova (dove c'è l'Aula del Consiglio e si riuniscono le commissioni) e poi via Pietravalle (uffici del Lavoro e Urbanistica), via Oberdan, via Giannone (Centro servizi provinciale), via Monteoliveto; via Domenico Fontana (ufficio di collocamento), via Nuova Poggioreale e infine la sede della Protezione Civile, ubicata in via Taverna del Ferro. L'obiettivo iniziale era limitare l'uso di auto blu e vetture di servizio; per questo motivo all'epoca l'Amministrazione optò per la convenzione: fu bandita una gara triennale da circa 50mila euro (49.800 per la precisione) 16.600 euro anni, associata ad un regolamento interno che disponeva un budget massimo all'anno di 200 euro di viaggi a persona. L'ultimo dato relativo è del 2009: in un anno sono andati via 8mila euro in rimborsi. Ora, però, le cose sono cambiate: gli assessori hanno tutti quanti l'auto blu e il famigerato «blocchetto viaggi» almeno per loro non ha più ragion d'essere. Di qui la decisione di togliere il rimborso agli esponenti di giunta; contestualmente è stato anche tagliato il budget complessivo: ogni soggetto autorizzato ora potrà spendere al massimo 148 euro all'anno anziché i 200 inizialmente previsti. Anche il regolamento è diventato più rigido: si farà ricorso alla cosiddetta "auto di piazza" soltanto nel caso in cui non vi siano disponibili navette dell'Ente. Recita inoltre la normativa: «Non è consentito l'utilizzo del servizio a persone non autorizzate pena l'addebito della corsa». Del resto il parco auto provinciale non è affatto scarno: 14 auto blu, costate 142.990 euro nel 2009; 2 auto di servizio (costo annuo 12.319 euro) e 17 vetture assegnate agli uffici (costo 108.400 euro). (Ciro Pellegrino il Mattino)

Nessun commento: