venerdì 25 gennaio 2013

Forum Nazionale dei Giovani a Roma

A Montecitorio i sorrentini Vitiello, Astarita ed Esposito 

Montecitorio (ROMA) - Martedì 22 Gennaio si è svolta presso la Camera dei Deputati, nella storica Sala della Regina, la conferenza annuale dell’Accademia Internazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (AISES). Il tema dell’incontro è stato “Formazione, Giovani e Lavoro” e per tale motivo sono stati invitati a partecipare i componenti del Forum Nazionale dei Giovani, tra questi Michele Vitiello, già Presidente del Forum dei Giovani di Sant’Agnello. Vitiello ha poi esteso l’invito a tutti i colleghi dei Forum dei Giovani della Penisola Sorrentina affinchè ci fosse una maggiore rappresentanza del territorio a questo importante momento di formazione e confronto. Ha aperto il convegno il Presidente della Camera dei Deputati l’On. Gianfranco Fini, si sono susseguiti poi gli interventi del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero e quello del Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo. Si è aperta poi la fase del dialogo interreligioso con le relazioni del Rabbino Capo della Comunità di Roma Riccardo Segni e del Vescovo Ausiliare di Roma Mons. Lorenzo Leuzzi. Hanno concluso la giornata le parole del Presidente BNL Luigi Abete, del Direttore Generale del CNR Paolo Annunziato e del Segretario Generale della CISL Raffaele Bonanni. «E' stata una bellissima esperienza ed una grande emozione poter partecipare alla conferenza dell'AISES» dichiara Alfonso Astarita, Segretario del Forum dei Giovani di Sorrento. «Si è discusso di temi molto importanti e delicati – continua Astarita - e nonostante la forte eterogeneità presente, tutti i relatori hanno riconosciuto l'importanza e la necessità di un maggior coinvolgimento dei giovani». Francesco Esposito, consigliere del Forum dei Giovani di Massa Lubrense aggiunge che «prima di chiedere lavoro, prima di chiedere opportunità, persino prima di chiedere il rispetto dei nostri diritti, noi giovani abbiamo il dovere di arrestare la dissipazione dell' immenso capitale di faticose conquiste sociali e politiche che trova la sua massima espressione in quel palazzo davanti al quale non nego di aver ritrovato l' orgoglio di essere italiano».

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