sabato 12 gennaio 2013

Pd, intellettuali contro

Fonte: La Repubblica Napoli

Un «naturale sconcerto». È quello che denuncia un gruppo di intellettuali e professionisti napoletani nel leggere le liste del Pd. Nero su bianco, è uno dei tanti mal di pancia che si registrano in questi giorni sotto le bandiere di Bersani. Dopo aver manifestato disillusione anche per le primarie, che «hanno dato risultati ampiamente scontati per chi conosca anche solo un po' le vicende del Pd a Napoli e in Campania», i firmatari attaccano «l'uso incomprensibile della cosiddetta "quota nazionale"». Sotto accusa il cosiddetto "listino" dei paracadutati di Bersani. «Doveva selezionare saperi e competenze - dice il documento - in qualche misura compensatori di ciò che prevedibilmente poteva venir fuori dalle primarie; anch'essi, in buona parte almeno, fortemente radicati nella realtà locale. Non si riesce davvero a capire in base a quale criterio logico è stato deciso di presentare persone, certo rispettabili, ma che non hanno nulla a che vedere con questo territorio. Ancor meno si capisce come possa venir meno il contributo e la rappresentatività di parlamentari uscenti, che hanno svolto il mandato con impegno e serietà, occupandosi di problemi etici e culturali, di grande rilevanza politica e sociale, con iniziative che hanno avuto rilievo nazionale».

Le firme sono di Mario Rusciano, Dino Falconio, Vincenzo Pavone, Giovanni De Simone, Giulio Sodano, Mario Raffa, Ernesto Paolozzi, Francesco Perillo, Benito Visca, Alfredo Budillon, Vincenzo Bochicchio, Guido Boldoni. Un gruppo di «civili», che si aggiunge alle lamentele sottoscritte dal grosso del gruppo regionale. Si rifà vivo anche Pino Capasso, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, escluso dalle primarie, per fare un bilancio al vetriolo: «Sindaci esclusi; consiglieri regionali privilegiati, ma scontenti della posizione in lista; parlamentari pavidi che pur di evitare le primarie ripiegano nel più bieco cortigianesimo; un segretario regionale afono che subisce un'autentica invasione di paracadutati da tutt'Italia. Sorprende che la tornata elettorale più favorevole al Pd in Campania sia anche quella che lascia sul terreno il maggior numero di delusi».

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