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Gennaro Cinque |
Vico Equense - Tregua armata al Comune di Vico Equense tra sindaco e consiglieri comunali di maggioranza, in attesa del faccia a faccia. Un faccia a faccia, quello che andrà in scena questa sera, dopo che la maggioranza, su pressioni dell’opposizione, ha bocciato la delibera dell’amministrazione comunale circa la necessità di concedere ai privati il servizio di riscossione dei tributi. Un siluro che Gennaro Cinque non ha gradito per niente, tanto che si è allontanato dall’aula consiliare, scuro in volto e sbottando. Sullo sfondo di questo intricato confronto politico-amministrativo quel rimpasto di giunta di cui il sindaco non vuole sentire parlare. Gli attuali assessori, nelle intenzioni dei consiglieri di maggioranza, devono essere tutti sostituiti. Ore contate, quindi, per l’esecutivo tecnico? E’ tutto da vedere. Solo guardandosi in faccia, si capirà che margini di trattativa ci sono. Il Sindaco, tuttavia, si era impegnato a cambiare la Giunta, composta di tecnici, in una politica, dopo due anni e mezzo di mandato. Intanto, il clima politico si surriscalda, anche perché la possibile candidatura di Gennaro Cinque alle prossime elezioni regionali con Forza Italia, caldeggiata dall’assessore regionale Fulvio Martrusciello, amplifica le tensioni tra i partiti di centrodestra. La legge regionale prevede dimissioni dei sindaci trenta giorni prima del voto. Poiché il voto è previsto per il 17 o 24 maggio, Gennaro Cinque dovrebbe dimettersi a metà o fine aprile. In questo caso si andrebbe incontro a un anno di commissariamento straordinario, perché la tornata elettorale è prevista tra aprile e giugno di ogni anno. Nell’ipotesi in cui, invece, decidesse di dimettersi entro la fine di febbraio, il Comune andrebbe al voto a maggio.
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