lunedì 2 febbraio 2015

Sanità. Partito democratico, Franca Rossi: "Vi sembra questo un Ospedale da chiudere?"

Ospedale di Vico Equense
Il silenzio dell'Amministrazione comunale

Vico Equense - Si fa in questi ultimi tempi un gran parlare dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani ha incontrato il presidente della commissione sanità della Regione Campania Michele Schiano per sollecitare un'accelerazione nell’iter amministrativo. La Regione Campania ha già inserito la struttura nell’ambito del piano ospedaliero campano, manca ancora una esatta individuazione dei fondi necessari. Per dare maggiore forza all’obiettivo dell’ospedale unico, Sagristani ha chiesto ed ottenuto un’audizione dei sindaci della Penisola sorrentina presso il consiglio regionale, attraverso Flora Beneduce, consigliere regionale che ha affiancato, sostenuto e promosso il progetto in tutte le sedi competenti. "Sagristani parla di ascolto del territorio. – commenta Franca Rossi, segretaria del circolo Pd di Vico Equense - Ma il territorio della penisola sorrentina non è limitato a Sant' Agnello e Sorrento. Noi di Vico Equense (23 mila persone) non vogliamo perdere la nostra struttura, anzi vogliamo potenziarla, è nuova, ben collegata e ci è costata tanti soldi, e ci dispiace che una vicana ( anche se non proprio doc) ne caldeggi la chiusura come ne caldeggiava la costruzione. A chi serve questo edificio? Speriamo che sia solo una bufala elettorale per acchiappare consensi in quel di Sorrento -.Sant'Agnello Agnello, certo non a Vico”. Nel merito il progetto dell’ospedale unico prevede la realizzazione di una struttura sanitaria a sei piani e con oltre 200 posti letto, circa cento in più rispetto ai 120 attualmente disponibili tra il “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento e il “De Luca e Rossano” di Vico Equense. “L'Amministrazione Comunale – aggiunge Franca Rossi - è consenziente e tace. A Vico Equense tra Ospedale ed Alberghi, stiamo perdendo attività e occupazione, di questo passo diventeremo una città dormitorio”.

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