domenica 10 luglio 2016
E a Meta il sindaco fa la guardia
Meta - Ha una polo bianca e un pantalone scuro. Ma a guardarlo bene all'esterno della Circum sembra un agente in borghese. Studia i bagnanti, li accompagna ai bus e ha uno sguardo concentrato. «Non esageriamo, sono qui perché devo esserci e offrire un contributo» precisa subito Giuseppe Tito, il sindaco di Meta che aveva proposto la chiusura della stazione dopo l'escalation di violenza invocando anche l'arrivo dell'Esercito. Due provocazioni subito rientrate complice l'ok dalla Prefettura al varo di un piano sicurezza adeguato. Poco dopo le 19, quando l'ultima truppa di pendolari del mare sale sul treno, il sindaco tira un sospiro: «E andata bene». Ma oggi si replica. Così come nei prossimi weekend. «Ringrazio il prefetto Pantalone, le forze dell'ordine, vigili, volontari, residenti, operatori. Hanno dato una mano per scongiurare problemi». Il messaggio è chiaro: «Si è operato con discrezione - dice -. Meta è una città ospitale, che vive di turismo e mare. Ma non possiamo abbassare la soglia dell'attenzione». In settimana, Tito accoglierà a Meta il presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio. Poi tornerà a incontrare i balneari perché la "tassa" sui bagnanti - il contributo ecologico di due euro ad accesso - non entusiasma i titolari dei lidi. Il futuro? «Far capire a tutti che Meta è una realtà sicura, anche in spiaggia». (Fonte: s.d da Metropolis)
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