Oltre 4mila i pendolari bene la lotta ai furbetti l'Eav quadruplica gli incassi
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Meta - I minibus messi a disposizione dal Comune hanno viaggiato ininterrottamente dalle prime ore del mattino al tardo pomeriggio. Spesso anche con le porte aperte, tanti erano i bagnanti saliti a bordo e destinati agli stabilimenti balneari. Alla fine il piano studiato dal Comune e dalla Prefettura ha retto l'onda d'urto degli oltre 4mila pendolari del mare precipitatisi a Meta per il rito del bagno domenicale, grazie anche alle forze dell'ordine inviate dalla Prefettura. Misure che, da una parte, hanno reso la vite difficile a teppisti e portoghesi ma, dall'altra, hanno scatenato le polemiche di quei commercianti che hanno visto ridursi sensibilmente il proprio giro d'affari. I bagnanti sono arrivati da ogni parte della provincia. Ad accoglierli a Meta hanno trovato un imponente spiegamento di vigili urbani, volontari della Protezione Civile e carabinieri della compagnia di Sorrento e del decimo battaglione Campania. La gran parte dei vacanzieri è stata «scortata» fino alla spiagge, stipata come sardine a bordo delle navette costrette a viaggiare con le porte aperte: troppo numerosi i pendolari del mare giunti dall'hinterland napoletano e ingolositi dalla possibilità di essere accompagnati gratuitamente fino all'ingresso dei lidi.
Diversi gruppi di giovani, però, sono riusciti a sottrarsi al dispositivo e hanno preferito evitare le navette e raggiungere gli stabilimenti balneari a piedi, percorrendo le strade teatro delle risse e degli scippi del primo weekend di luglio: alcuni per acquistare panini e bibite nei negozi tra via del Salvatore e via Cosenza, altri semplicemente per fare quattro passi. Alla fine, comunque, nelle strade del paese non è rimasta traccia del caos cui residenti e commercianti metesi si sono abituati nel corso degli anni. Merito dei carabinieri che, in borghese o in sella alle motociclette, hanno sorvegliato il piazzale della stazione e le strade limitrofe. Le forze dell'ordine hanno dovuto faticare solo per bloccare i portoghesi pronti a scavalcare i cancelli della stazione per aggirare i tornelli e non pagare il biglietto del treno. I risultati si sono visti: tra carabinieri, guardie giurate e controllori inviati dall'Eav, gli incassi si sono quadruplicati. Stando alle prime stime, nella sola giornata di ieri sono state sfiorate le 800 operazioni, mentre i tagliandi staccati sabato hanno superato le 500 unità. Pochissimi, dunque, i ragazzi sprovvisti di biglietto. E a quattro giovanissimi, rimasti senza un euro in tasca dopo un'intera giornata al mare, è stato il sindaco Giuseppe Tito a pagare il ticket per il ritorno a casa. Non tutti, però, sono rimasti soddisfatti. A cominciare dai titolari dei negozi presenti lungo la strada che dalla stazione conduce alle spiagge: salumerie, tabaccherie e bar che nei fine settimana incassano cifre consistenti proprio grazie ai pendolari del mare. Le polemiche non sono mancate nemmeno tra i residenti, soprattutto tra quelli convinti della necessità di far pagare ai bagnanti la corsa di andata verso le spiagge a bordo delle navette. Critiche che, per il sindaco Giuseppe Tito, lasciano il tempo che trovano: «L'esperimento sia ben riuscito sottolinea il primo cittadino - Più di 3mila persone hanno utilizzato le navette messe a disposizione dal Comune e, quindi, non hanno invaso le strade. Basta questi per comprendere la validità del provvedimento». Ulteriori novità potrebbero arrivare mercoledì, quando il presidente dell'Eav Umberto De Gregorio sarà a Meta per valutare il potenziamento dei sistemi di sicurezza della stazione della Circumvesuviana.
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