martedì 14 febbraio 2017

L' Archeoclub c'è

Massa Lubrense - Sulla scena peninsulare l'Archeoclub Lubrense è l'unica associazione culturale ad aver ottenuto il diritto di partecipare al progetto di alternanza scuola-lavoro con un Liceo: lo Scientifico di Sorrento. 24 ragazzi, sabato 11 febbraio, hanno iniziato il loro primo giorno di lavoro nella sede dell'Archeoclub, ricevuti dal Presidente, Stefano Ruocco e dai membri del direttivo. Dopo i convenevoli saluti, giunti anche dalla Città nella persona dell'assessore avv. Sergio Fiorentino, i ragazzi hanno ottenuto le prime dritte su ciò che andranno a fare nei prossimi giorni 'lavorativi': un progetto sul Decurionato, mirante alla lettura e alla schedatura di verbali delle sedute comunali dell''800 (coordinati dall'archivista e storico Gennaro Galano); un progetto di implementazione della messa online dei volumi di storia patria per la biblioteca digitale 'F. S. Mollo' (coordinati dal Presidente Stefano Ruocco); un progetto sulla messa online di tutte le attività dei 40 anni di Archeoclub e un altro sui furti di opere d'arte sul territorio (coordinati da Franco Simioli e dal prof. Domenico Palumbo); un progetto di sbobinatura dei contributi degli illustri professori che a Massa Lubrense hanno tenuto pubbliche conferenze su argomenti di storia patria nel 2016 - anno del quarantennale - (coordinati da Luigi Gargiulo).
 
“È un vero onore per noi poter ospitare questi ragazzi” - interviene il Presidente Ruocco “e per questo ringrazio la professoressa Rita Lauro del Liceo “Salvemini” che con tanto entusiasmo ha sposato l'iniziativa e ha reso possibile questa esperienza, che è a tutti gli effetti un'occasione di crescita per loro e un'occasione di incontro per noi: incontro che ha nella trasmissione della conoscenza la prima e più autentica finalità”. Ma perchè l'Archeoclub? Ci risponde il vice presidente, Palumbo: “ai ragazzi dobbiamo parlar chiaro: il lavoro si trova con due ingredienti: conoscenza e talento. Il primo viene dalla scuola e dalle esperienze personali; il secondo lo devi saper riconoscere, saperlo tira fuori e saperlo coltivare. Perchè tutti, proprio tutti hanno talento. Il mondo là fuori non crede più alle scuse delle raccomandazioni ma chiede il tuo talento: chi meglio di un'associazione può esser palestra per impegnarsi con un obiettivo chiaro, per lavorare in team, per risolvere problemi, per proporre soluzioni, per provare a convincere chi alla fine decide. L'Archeoclub guarda al passato, è vero, ma più di tutto si occupa dei giovani, perchè più di ogni altra cosa, crede in loro”. Buon lavoro a questi ragazzi dunque, che stanno contribuendo a scrivere un altro pezzettino della storia di Massa Lubrense. “Intanto – continua il Presidente – l’attività dell’Archeoclub non si limita solo a questa iniziativa: in questo momento a S. Agata Anna Maria Esposito (con 38 di febbre) ed Ester Esposito guidano i 30 ragazzi dell’IC “Pulcarelli”, coinvolti nel progetto “Scuola Viva” alla scoperta del centro storico della frazione lubrense e l’Arch. Diana De Maio sta rappresentando la nostra Sede al Convegno Regionale dei Presidenti della Campania a San Angelo in Formis (CE)”. Ma il fine settimana dell’Archeoclub, iniziato venerdì pomeriggio con la visita guidata ai pavimenti maiolicati della Chiesa di Santa Teresa e dell’Antica Cattedrale destinata ad una cinquantina di alunni dell’I.C. “Bozzaotra”, continuava ancora. Nella sede dell’Associazione “Nerano Futura” presso l’ex edificio scolastico in via Vespucci, alle 18,30 l'Archeoclub è stato protagonista della serata destinata ai festeggiamenti del 21° compleanno dell’associazione presieduta da Salvatore Andreone. In una sala gremita Stefano Ruocco ha ripercorso appassionatamente tutte le tappe della devastante invasione Turca del 1558 coadiuvato dalle letture di Alfonso Caputo, magnifico priore della locale confraternita del SS. Rosario. Un incontro emozionante che suscitava i complementi e l’apprezzamento sincero da parte di tutti i presenti, del nuovo Parroco Don Michele Di Capua e del Vice Sindaco avv. Giovanna Staiano. Un vero e proprio tour de force culturale, dunque, conclusosi alla grande, dove l’Archeoclub ha dimostrato di avere una valida struttura organizzativa, oltre che soci e dirigenti di valore.

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